L'accusa di corruzione resta: non è più riferita ad atti giudiziari ma all'esercizio della funzione: si torna al giudizio di secondo grado. Stessa decisione per Emilio Santoro
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La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Salerno nei confronti dell’ex magistrato Marco Petrini rinviando alla Corte d’Appello di Napoli per la rideterminazione della pena, stessa pronuncia anche per Emilio Santoro. Riqualificati i reati da corruzione in atti giudiziari in corruzione per l’esercizio delle funzioni.
Il dispositivo emesso questa mattina dalla Suprema Corte ha inoltre rinviato alla Corte d’Appello di Napoli per la quantificazione della confisca nei confronti di tutti gli imputati. Infine, ha annullato senza rinvio la sentenza per la parte riguardante la riparazione pecuniaria e per la sola posizione di Francesco Saraco, alla subordinazione della sospensione condizionale della pena.
Si tratta del processo scaturito dall'inchiesta Genesi, deflagrata nel gennaio del 2020 travolgendo il distretto giudiziario catanzarese. Corruzione in atti giudiziari il reato contestato in relazione a dazioni di denaro che l'ex presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro, Marco Petrini, avrebbe ricevuto in cambio di interventi diretti sulle sentenze.
Marco Petrini (difeso dagli avvocati Francesco Calderaro e Vincenzo Maiello) aveva scelto di collaborare con i magistrati di Salerno confermando di aver accettato dazioni di denaro ed altre utilità per compiere atti contrari ai doveri di ufficio, ovvero intervenire sull’esito delle sentenze. Intermediario delle corruzioni sarebbe stato Emilio Santoro (difeso dall’avvocato Michele Gigliotti) che avrebbe consegnato il denaro facendosi portavoce delle richieste. Mentre, l’avvocato Francesco Saraco (difeso dall’avvocato Nico d’Ascola) avrebbe corrotto il giudice per far ottenere una riduzione di pena e l’esclusione dell’aggravante associativa da alcuni familiari rimasti coinvolti nell’inchiesta Itaca Free Boat.
Nel gennaio del 2023 la Corte d’Appello di Salerno aveva emesso sentenza di condanna a 4 anni e 4 mesi per l'ex presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro, Marco Petrini; per il faccendiere, Emilio Santoro, a 3 anni e 2 mesi e per l'avvocato catanzarese Francesco Saraco, ad 1 anni e 8 mesi. Il pg aveva chiesto la conferma delle condanne.