Il tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di sostituzione della misura cautelare presentata dai legali dell'indagato
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Il tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha riformato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di Andrea Cucinotta, difeso dagli avvocati Simona Figliucci e Domenico Ascrizzi. L’indagato lascia così il carcere per gli arresti domiciliari. Cucinotta è stato rimasto coinvolto nella maxioperazione denominata Faust, scattata lo scorso 18 gennaio e che ha visto rimanere coinvolti 63 indagati, tra i quali anche il sindaco di Rosarno Giuseppe Idà (scarcerato tre giorni fa).
Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Calabria Antonino Foti su richiesta della Direzione distrettuale antimafia in esito ad una lunga e complessa attività d’indagine che ha come attori principali alcuni presunti appartenenti alla cosca Pisano di Rosarno.
Per Cucinotta l’accusa varia dall’associazione a delinquere di stampo mafioso all’associazione dedita al narcotraffico con l’individuazione di alcuni reati satellite. Il tribunale del Riesame ha accolto le argomentazioni difensive dei legali, escludendo reati legati all’associazione mafia, sostituendo la misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari.