Lascia gli arresti domiciliari Domenico Tallini, il dimissionario presidente del Consiglio regionale della Calabria colpito il 19 novembre scorso da un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari. L'inchiesta Farmabusiness, istruita dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, l'aveva infatti lambito con le pesanti accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio politico elettorale. 

 

Nella giornata di martedì si è svolta l'udienza dinnanzi al Tribunale della Libertà di Catanzaro, durante la quale il difensore Vincenzo Ioppoli ha avanzato richiesta di annullamento della misura cautelare. Il Tribunale del Riesame ha emesso dispositivo di annullamento della misura cautelare disponendo così la revoca degli arresti domiciliari.

 

Domenico Tallini è accusato di aver ricevuto attraverso l'interessamento del faccendiere Domenico Scozzafava il sostegno elettorale della cosca Grande Aracri di Cutro durante le consultazioni elettorali per il rinnovo del consiglio regionale del 2014. Inoltre, di essersi messo a disposizione del sodalizio criminale per far ottenere le autorizzazioni amministrative volte all'avvio del progetto imprenditoriale per la distribuzioni di farmaci in Calabria con l'istituzione della società Farma Italia. Secondo le ipotesi della Procura, il progetto imprenditoriale sarebbe direttamente riconducibile ai Grande Aracri che l'avrebbero utilizzato per ripulire il denaro sporco proveniente dalle attività illecite.