Il fratello di Nicola Grande Aracri è accusato di intestazione fittizia di beni aggravata dalle modalità mafiose. Era finito agli arresti domiciliari, ora revocati
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Lascia gli arresti domiciliari Domenico Grande Aracri, 55 anni di Crotone, fratello di Nicola Grande Aracri e coinvolto nell'inchiesta istruita dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro denominata Farmabusiness. L'operazione aveva condotto all'arresto tra gli altri di Salvatore Grande Aracri, della moglie di Nicolino Grande Aracri, Giuseppina Mauro, e della figlia, Elisabetta Grande Aracri, oltre che dell'ex presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini.
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro nella giornata odierna ha disposto l'annullamento dell'ordinanza applicativa degli arresti domiciliari nei confronti di Domenico Grande Aracri su cui grava l'accusa di intestazione fittizia di beni aggravata dalle modalità mafiose. Secondo l'ipotesi dell'accusa, in rappresentanza dell'omonima famiglia di 'ndrangheta, avrebbe sovrainteso le operazioni societarie della Farmaeko stabilendo le quote occulte e gli introiti da destinare alla bacinella della locale di Cutro quale reimpiego dei fondi illecitamente investiti.
L'inchiesta aveva messo in luce gli interessi della cosca nella realizzazione della società che si occupava della commercializzazione di farmaci. Già il Gip del Tribunale di Catanzaro all'esito dell'interrogatorio di garanzia aveva gradato la misura cautelare, adesso annullata totalmente. Il collegio difensivo è composto da Gregorio Viscomi e Salvatore Staiano.
LEGGI ANCHE:
Farmabusiness, gli indagati non rispondono al gip. In silenzio moglie e figlia di Grande Aracri
Farmabusiness, un capannone devastato è ciò che resta del patto mafia-politica
Farmabusiness, le mani dei Grande Aracri su vendita all’estero di farmaci oncologici
I nomi degli arrestati nell’inchiesta Farmabusiness contro il clan Aracri