VIDEO | Durissima la sentenza del gup che ha aumentato la pena di un anno rispetto a quanto chiesto dal pm. Secondo l’accusa il politico reggino sarebbe stato appoggiato dalla cosca Alvaro alle elezioni del 2018
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Condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione. Questa la decisione del gup di Reggio Calabria, Maria Rosa Barbieri, nei confronti del senatore di Forza Italia, Marco Siclari. Una sentenza durissima, considerato che il pm aveva chiesto una condanna a 4 anni di reclusione nell’ambito del processo “Eyphemos”, celebratosi con rito abbreviato.
Le accuse a Siclari
Stando all’inchiesta coordinata dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Gaetano Paci e dal sostituto della Direzione distrettuale antimafia (Dda) Giulia Pantano, Siclari sarebbe stato appoggiato dalla cosca Alvaro alle elezioni politiche del 2018.
Siclari, è scritto nel capo di imputazione, “accettava a mezzo dell’intermediario Giuseppe Antonio Galletta la promessa di procurare voti da parte di Domenico Laurendi, appartenente al locale di ‘ndrangheta di Santa Eufemia della famiglia mafiosa Alvaro”. In cambio, due mesi dopo le elezioni, secondo i pm, il senatore si sarebbe interessato per far ottenere il trasferimento a Messina di una dipendente delle Poste, figlia di un affiliato alla ‘ndrangheta.