Il Tribunale del Riesame ha annullato le misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale di Catanzaro lo scorso marzo nei confronti di Antonella Stasi, Anna Crugliano, Francesco Massimo Carvelli, Salvatore Succurro, Salvatore Muto e Raffaele Rizzo; tutti accusati del reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti

L'inchiesta 

In particolare, Antonella Stasi, titolare della società del gruppo Marrelli, organizzava l'impianto di produzione di biogas, commissionando la predisposizione dei progetti, impartiva le direttive operative agli organi societari de Le Verdi Praterie ai dipendenti, per assicurare il costante approvvigionamento di materiale di origine animale e vegetale da immettere nell'impianto di biogas. Dettava le direttive per individuare i siti di destinazione ove sversare il rifiuto organico derivante dalla lavorazione del materiale di origine vegetale e animale introitato e disponeva separarsi illecitamente il nocciolino dalla sansa in corso di lavorazione per alienare il suddetto rifiuto a terzi. 

Le accuse

Indagati anche Anna Crugliano, legale rappresentante della società, e Francesco Massimo Carvelli, Salvatore Succurro, Salvatore Muto e Raffaele Rizzo, dipendenti che si occupavano degli aspetti gestionali dell'impianto di biogas. Il Gip del Tribunale del Riesame aveva applicato ad Antonella Stasi e ad Anna Crugliano la misura cautelare del divieto di esercitare per dodici mesi le attività direttive a guida della società e il divieto di dimora nel comune di Isola Capo Rizzuto.

Nei confronti di Francesco Massimo Carvelli e Massimo Succurro era stata applicata la misura cautelare del divieto di esercitare attività professionale per dodici mesi e il divieto di dimora nel comune di Isola di Capo Rizzuto. E, infine, nei confronti di Salvatore Muto e Raffaele Rizzo era stata applicata la misura cautelare dell'obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia giudiziaria. Tutte le misure sono state revocate dal Tribunale del Riesame su istanza del collegio difensivo composto dagli avvocati Vincenzo Ioppoli, Franco Carvelli, Francesco Laratta e Francesco Verri.