Si affievolisce la misura cautelare nei confronti dell'ex assessore regionale, Francesco Talarico, coinvolto nell'inchiesta Basso Profilo istruita dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

L'ex titolare delle deleghe al Bilancio e coordinatore regionale dell'Udc era accusato di associazione a delinquere aggravata dalle modalità mafiose e voto di scambio politico mafioso ma già il Tribunale del Riesame aveva escluso le aggravanti mafiose. Trascorsi tre mesi dalla detenzione domiciliare e riqualificati anche i capi di imputazione, il Gip del Tribunale di Catanzaro ha disposto per Francesco Talarico, difeso dall'avvocato Francesco Gambardella, la misura dell'obbligo di dimora. 

Secondo la direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Francesco Talarico si sarebbe dichiarato disponibile a favorire un gruppo di imprese riconducibili all’imprenditore catanzarese, Antonio Gallo, in cambio di un pacchetto di voti. Nel mirino della Procura sono finite le elezioni politiche del 2018, in cui Talarico si candidò nel collegio di Reggio Calabria.