Il 53enne è uno dei 59 indagati colpiti da ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione contro un traffico di droga gestito dalla ‘ndrangheta nel territorio di Lamezia Terme
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Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catanzaro, in accoglimento dell’istanza presentata dall’avvocato Luigi Luppino, ha concesso gli arresti domiciliari a Francesco Cimino, 53 anni, per incompatibilità con il regime carcerario. L’uomo si trovava recluso nella casa circondariale di Palmi dal 7 novembre 2024 poiché indagato per il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti.
L’operazione “Artemis” risale al novembre 2024 allorquando i carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 59 indagati, emessa dal gip di Catanzaro, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti di associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, anche aggravata dalle modalità e finalità mafiose, e altri numerosi reati in materia di coltivazione, detenzione, e commercializzazione di sostanze stupefacenti. Il presunto sodalizio, secondo gli inquirenti, era operativo nei territori di Lamezia Terme e nei comuni a cavallo delle province di Catanzaro e Vibo Valentia.