"Non c'è un imprenditore che non possa dire che non ha pagato per avere l'aggiudicazione di una gara". A parlare è la ‘Dama nera‘ dell’Anas, Antonella Accroglianò, nel corso di un interrogatorio del 3 novembre. "Ammetto - si legge nel verbale redatto davanti ai pm Francesca Loy e Sabina Calabretta - gli addebiti per i fatti indicati nell'ordinanza cautelare". "Il Gruppo Tecnis (al quale è legata una tangente da 150 mila euro, ndr) ha vinto molte gare, con ribassi tante volte pilotati e indotti - dichiara Accroglianò - io trattavo con diverse persone di Tecnis, ma le decisioni venivano prese dal titolare Mimmo Costanzo, mentre l'esecutore era il socio Concetto Bosco. Loro avevano relazioni importanti in Anas, con i vertici".


"Io so che Tecnis - aggiunge la Dama Nera - è stata supportata anche dall'onorevole Meduri (agli arresti domiciliari ndr) e la Tecnis era molto introdotta in Anas. I soldi di cui si parla nelle telefonate con De Grossi erano per una gara di Potenza, dove De Grossi era il presidente di commissione, gara effettuata a fine dicembre 2014; erano lavori stradali per importi di circa 15 milioni di euro".

 

Del rapporto con l'ex sottosegretario Gigi Meduri, la Accroglianò ha dichiarato: "L'ho conosciuto circa una decina di anni fa. Anche la conoscenza tra Meduri e Ciucci (ex presidente Anas, ndr) risale a quegli anni. Un po' perché eravamo entrambi calabresi, Meduri si è appoggiato a me. Preciso però che io non ho mai incontrato imprenditori con Meduri, e con lui non abbiamo mai parlato di soldi. Lui forse incontrava i rappresentanti di Tecnis per suo conto, ma mai con me. Meduri non ha mai saputo che vi erano dazioni di denaro tra me e Tecnis. Il punto di riferimento di Meduri all'Anas era Ciucci. Non ero io".