Il provvedimento aveva colpito il docente Unical di Economia aziendale, Vittorio Palermo, ora ai domiciliari. Il Tribunale del Riesame dovrà determinarsi nuovamente sul caso
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La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio il decreto di sequestro preventivo disposto dal Gip del Tribunale di Catanzaro nei confronti di Vittorio Palermo, docente di Economia Aziendale all’Unical ma sospeso dall’incarico a seguito dell’inchiesta scattata nel maggio del 2021 denominata Alibante che lo ha visto coinvolto e accusato del reato di associazione mafiosa.
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Le accuse al docente Vittorio Palermo
Secondo l’ipotesi accusatoria, Vittorio Palermo sarebbe stato prestanome di Carmelo Bagalà e organico alla cosca per la quale avrebbe gestito gli interessi economici intestando falsamente il residence degli Ulivi di Falerna (struttura ricettiva adibita all’accoglienza degli extracomunitari) dapprima alla Turismo e Sviluppo e successivamente alla Eurolido. Ciò gli avrebbe consentito di dividere assieme al capo della cosca gli introiti economici derivanti dalla gestione del complesso.
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Nei giorni scorsi il docente aveva ottenuto la misura alternativa al carcere. Su istanza depositata dai legali di fiducia Guido Contestabile, Mario Auriemma e Francesco Giovinazzo, il Tribunale di Lamezia Terme l’ha sostituita con gli arresti domiciliari a causa delle cagionevoli condizioni di salute. Oggi su medesima istanza del collegio difensivo la Corte di Cassazione ha annullato il decreto di sequestro del residence degli Ulivi (nel Catanzarese) e inviato gli atti al Tribunale del Riesame che dovrà rideterminarsi sul caso.