Si è stamane finalmente aperto il processo nato dall’inchiesta della Procura di Vibo Valentia denominata “Acqua sporca”. Il Tribunale collegiale presieduto dal giudice, Giulio De Gregorio, a latere Violetta Romano ed Adriano Cantilena, andate a buon fine tutte le notifiche, ha infatti aperto il dibattimento con l’ammissione delle liste testimoniali chieste dal pubblico ministero e dalle difese degli imputati. Un passaggio breve ma importante, quello odierno, dopo i continui rinvii già in sede di udienza preliminare per problemi di notifiche agli imputati o ai suoi difensori. Il 9 marzo prossimo - data del rinvio dell’udienza - si inizierà pertanto con l’esame in aula dei primi testi della lista del pubblico ministero. L’ufficio di Procura intende dimostrare al Tribunale l’avvelenamento sull’avvelenamento del bacino idrico dell’Alaco, la diga sequestrata nel maggio 2012 e che serve di acqua potabile tutti i comuni della provincia di Vibo e parte dei comuni della fascia jonica delle province di Catanzaro e Reggio Calabria.

I reati ipotizzati

Avvelenamento colposo di acque, inadempimento contrattuale, falso, interruzione di servizio e omissione i reati, a vario titolo, contestati. 

Gli imputati

Sotto processo dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo: Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro (che risponde quale presidente della Sorical); Giuseppe Camo (Sorical); Maurizio Del Re e Sergio De Marco (Sorical), Giulio Ricciuto (responsabile impianti potabilizzazione); Ernaldo Biondi (Sorical Vibo); Vincenzo Pisani (addetto trattamento acque); Massimiliano Fortuna; Pietro Lagadari; Domenico Lagadari; Fabio Pisani (responsabile pro tempore ufficio tecnico Comune Serra San Bruno); Roberto Camillen (responsabile pro tempore del settore manutentivo Comune Serra); Francesco Catricalà (dirigente Asp Soverato); Fortunato Carnovale (dirigente Asp Vibo); Rosanna Maida (dirigente prevenzione salute Area-Lea); Domenico Criniti, ex sindaco di Santa Caterina dello Ionio. 

Le parti civili

Comitato civico Pro Serre (avvocato Angelo Calzone), Legambiente (avvocato Ambrosio), Codacons Calabria e Articolo 32 (avvocato Claudio Cricenti), Adoc Vibo Valentia (avvocato Paolo Fuduli).