Roseto Capo Spulico conta i danni, dopo lunghe ore d’inferno. Il fuoco ha colpito molte zone rurali, aziende agricole, fabbricati e civili abitazioni. Emessi provvedimenti di evacuazione per alcune famiglie. Il sindaco Rosanna Mazzia ha chiesto lo stato di calamità naturale per i danni che si preannunziano enormi. Sul posto è intervenuta la protezione civile calabrese e lucana, i vigili del fuoco, gli addetti di Calabria Verde, due canadair giunti però in ritardo molto probabilmente a causa della concomitanza di altri incendi sul territorio calabrese.

S’indaga sulle cause del rogo che ha coinvolto le zone boschive e larga parte di macchia mediterranea e, da quanto si ipotizza, la matrice potrebbe essere di origine dolosa.

Ad aggravare la gestione nelle operazioni di spegnimento le forti folate di vento che hanno determinato una facile estensione delle fiamme. Ancora oggi si rinvengono piccoli focolai. La zona maggiormente colpita è contrada Commaroso e la zona di Lago Cupo dove insistono aziende agricole e B&B. In quest’ultima zona una famiglia ha praticamente perso tutto: ettari di coltivazioni (albicocche, uliveti secolari, agrumeti) andati completamente in fumo, l’abitazione aggredita dalle fiamme ed ora dichiarata inagibile, mezzi agricoli inghiottiti dal fuoco, una cella frigorifero del valore di circa 50mila euro divorata. Solo per un caso fortuito la coppia che viveva nella zona di Lago Cupo (al confine con il comune di Montegiordano) non era in casa, altrimenti per la violenza e la velocità delle fiamme l’evento poteva trasformarsi in tragedia.