Poteva finire in tragedia l’incendio scoppiato stanotte nella tendopoli di San Ferdinando. Ad avere la peggio due migranti che hanno riportato ustioni su tutto il corpo.

 

Il fuoco è divampato nel cuore della notte quando nell’accampamento tutti i braccianti agricoli, impegnati nella raccolta delle arance, dormivano. Le cause non sono state ancora stabilite ma è facile immaginare la dinamica. Nella struttura allestita dal ministero degli interni si dorme per terra, uno accanto all’altro e nel mezzo, come si vede in queste immagini di repertorio, bombole di gas utilizzate per riscaldare il cibo e ripararsi dal freddo pungente. Tutto intorno anche quest’anno sono spuntate anche baracche costruite dagli ospiti.

 

Il fuoco ha distrutto una decina di baracche tra cui una adibita a chiesa evangelica. Ed ecco quel che resta degli alloggi e delle strutture che ospitavano spacci alimentari, macellerie, ed empori autogestiti. Ora che è tutto in fumo i migranti senza nemmeno più un “tetto” sulla testa , dovranno trovarsi un altro alloggio di fortuna, forse tra i campi della piana, o forse in altre baraccopoli allestite nei dintorni. Proprio ieri i fatti in diretta trasmetteva il reportage di Agostino Pantano che mostrava le carenze igienico strutturali del campo avvolto da rifiuti di ogni genere.

 

Un “lager” lo aveva definito il presidente della Regione Mario Oliverio dopo un sopralluogo . Era dicembre dello scorso anno, Esattamente un anno fa. Un bruttura da cancellare con la bonifica del campo e l’immediata ricostruzione di una nuova tendopoli che a distanza di 12 mesi dall’ultima promessa, nonostante lo stanziamento di ingenti risorse, ancora attende di vedere la luce.