Una signora chiedeva aiuto perché un proprio congiunto affetto da patologie invalidanti e quindi privo riflessi necessari per sfuggire al pericolo, si era allontanato in direzione del fuoco
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Un incendio stava per travolgere alcune abitazioni nel comune di Fossato Serralta nel Catanzarese. A rendersi conto del pericolo una pattuglia della stazione Carabinieri forestale di Taverna, in servizio di perlustrazione del territorio. Qui stava già operando una squadra volontaria di vigili del fuoco e alcuni volontari appartenenti a una famiglia la cui casa era minacciata dalle fiamme.
Acquisite ulteriori informazioni tecniche di dettaglio sull'incendio è emerso che questo era di chioma e che, dopo aver oltrepassato anche dei possibili punti di difesa, stava interessando una superficie boscata ubicata a pochi metri da una delle case rurali di civile abitazione presenti. Tenuto conto del grave rischio in corso, anche su sollecitazione di uno dei volontari che stavano operando, i militari, lasciato il fronte del fuoco, sono stati accompagnati presso l’abitazione minacciata dalle fiamme, dove si trovavano, parenti dello stesso volontario, anziani e ammalati.
Arrivati nell’abitazione, è stata trovata una signora, intenta a raccogliere dei medicinali prima di scappare via, che, nello stesso tempo gridava e chiedeva aiuto perché un proprio diretto congiunto affetto da patologie invalidanti e quindi privo riflessi necessari per sfuggire al pericolo, si era allontano in direzione del fuoco. Nel frattempo il fuoco, alimentato dal forte vento, era giunto a circa 20 metri dalla casa, e pertanto sono state immediatamente avviate le ricerche per individuare il disperso, sul retro della casa adiacente al bosco e quasi invasa dalle fiamme.
Il soggetto è stato individuato, vicinissimo alle fiamme, e allontanato dall'incendio attraverso una scaletta in legno, e, insieme alla moglie portato via in macchina da uno dei suoi parenti presenti. Dopo pochissimo tempo è anche giunta sul posto una squadra dei vigili del fuoco di Catanzaro, i quali hanno salvato dalle fiamme anche la casa. Da ulteriori verifiche fatte anche il giorno seguente correlate anche con le attività di polizia giudiziaria relative a presumibile origine dolosa dell’incendio boschivo, è stato confermato che questo era completamente spento, ed aveva percorso una superficie di 5 ettari di bosco di alto fusto di latifoglie, e, oltre alla distruzione di una baracca ubicata a pochi metri della casa, non aveva provocato altri danni a persone, mezzi o animali.
l.c.