I primi venti migranti che hanno accettato di essere collocati negli Sprar indicati dalla Prefettura stanno per partire dal commissariato di Gioia Tauro dove sono stati riuniti. Si tratta di una prima risposta di disponibilità di quanti, a seguito del rogo in cui ha perso la vita un giovane 29enne, hanno dato disponibilità a lasciare la baraccopoli per trovare accoglienza nei centri in alcuni comuni della zona e del vibonese (Vibo Valentia e Mileto). I migranti vengono accompagnati dalla polizia alla nuove destinazione. Si cerca così di alleggerire il numero dei residenti nella baraccopoli.

I numeri

Nell'area di San Ferdinando – riferiscono fonti del Viminale - ci sono 1.592 stranieri. Gli aventi diritto al Siproimi (il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati, l'ex Sprar) sono 80, i richiedenti asilo 669. Di questi ultimi, 366 possono già essere collocati in centri di accoglienza (Cas o Centri governativi). Al momento, rilevano al ministero, solo 15 immigrati hanno accettato di accedere ai progetti Siproimi e su 180 stranieri contattati per i Cas (Centri di accoglienza straordinari) hanno espresso disponibilità ad essere ricollocati in 73. Sono in corso ulteriori accertamenti sullo status degli altri stranieri presenti nell'area. Al termine delle verifiche e dei ricollocamenti, si provvederà allo sgombero.

 

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