«Sono profondamente addolorato per il nuovo rogo e la morte di un altro giovane immigrato nella tendopoli di san Ferdinando. Diventa ormai urgente e indispensabile che il Governo assuma con determinazione un progetto di smantellamento della tendopoli e di trasferimento degli immigrati in luoghi più idonei e sicuri, nell'ambito dei programmi di integrazione sociale». Lo afferma, in una dichiarazione, Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria.

Il tema dell’immigrazione

«Come abbiamo avuto modo di sostenere in più occasioni pubbliche e negli incontri in Prefettura di Reggio Calabria - prosegue Oliverio - non è più tempo di interventi rabberciati, ma di soluzioni chiare e risolutive. Pur essendo la problematica dell'immigrazione di competenza dello Stato, la Regione Calabria non si è mai tirata indietro, ma ha investito uomini e risorse per rendere più igieniche e umane le condizioni di vita dei migranti, anche attraverso la realizzazione di una nuova tendopoli. E, tuttavia, questo non è servito al necessario processo di smantellamento, sia pure graduale, dell'inumana aggregazione di migranti all'interno dell'area industriale della Piana di Gioia Tauro».

Le soluzioni proposte

In occasione degli ultimi incontri in Prefettura, come rimarcato dal governatore: «la Giunta regionale ha avanzato proposte concrete mettendo a disposizione risorse per incentivare soluzioni abitative civili attraverso forme di garanzia per i privati, la utilizzazione di immobili confiscati, il sostegno alle aziende agricole per la realizzazione di strutture mobili per i migranti regolari impegnati nel lavoro stagionale, per l'attuazione dei servizi di trasporto e gestione dei servizi essenziali. Ma tutto questo – sottolinea - si può realizzare solo con un efficace coordinamento del Governo che veda la piena collaborazione dei territori, delle strutture dello stato e delle parti sociali». A giudizio del presidente: «Non è più accettabile continuare in questa situazione. Il Governo e il Ministero degli Interni devono assumere una iniziativa concreta per mettere in atto un progetto che consenta di trovare una soluzione degna di un paese civile, ai migranti regolari di San Ferdinando».

 

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