«Abbiamo appreso con stupore e sgomento del vile atto subito da Antonio Russo, sindaco di Crosia, cittadina della fascia jonica cosentina con poco meno di 10mila abitanti, al quale ignoti, hanno incendiato l'abitazione estiva». Lo ha dichiarato Giovanni Papasso, sindaco di Cassano e consigliere nazionale Anci delegato a traghettare l'Associazione regionale dei Comuni in attesa delle nuove elezioni di febbraio.

«Un chiaro atto di matrice dolosa – ha aggiunto - sul quale sta indagando la magistratura insieme alle forze dell'ordine e nelle quali riponiamo massima fiducia, ma l'Anci Calabria e tutti i sindaci che vi aderiscono non vogliono rimanere in silenzio e gli esprimono la propria solidarietà e vicinanza».

«Ho già sentito telefonicamente il collega Russo - ha commentato Papasso - ma tutti insieme gli esprimiamo solidarietà. Chi rappresenta le istituzioni è costretto a subire atti vandalici e danneggiamenti. Non è il primo caso e chiediamo più protezione e di essere salvaguardati maggiormente».

Nell'ultimo report del Ministero dell'Interno, nei primi nove mesi dello scorso anno, si sono registrati 50 casi di intimidazione ad amministratori pubblici. «Un dato che - ha insistito Papasso - seppur in discesa rispetto al rilevamento dell'anno precedente, deve farci riflettere e tenere alta l'attenzione. I sindaci rappresentano il primo avamposto dello Stato sui territori, motivo per cui sono esposti. Dove c'è impiego di risorse pubbliche c'è l'interesse del malaffare. Qui nascono le intimidazioni».

«Per questo - conclude Papasso - chiediamo a magistratura e forze di polizia di mantenere alto il livello di vigilanza. Noi faremo la nostra parte non solo non abbassando la guardia, ma anzi, rendendo ancora più stretti gli scambi di informazioni e il coordinamento delle azioni con loro ed erigendo un muro invalicabile contro il malaffare ed ogni tipo di criminalità».