I tre maggiorenni si sono detti pentiti ma per loro è scattata la misura cautelare. Anche due minorenni nel branco che il 2 agosto assaltò senza motivo l'abitazione dell'uomo con problemi psichici
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Hanno confessato ma anche chiesto scusa per quanto successo. Si sono presentati così davanti al Gip, Carmen Ciarcia, tra le stanze del carcere di Castrovillari, i tre maggiorenni che facevano parte del "branco" che il 2 agosto scorso si è introdotto nella casa di un invalido civile con problemi psichici, prima bagnandolo con dell'acqua, e poi in sua assenza, dando fuoco all'abitazione.
Finiti in manette dopo pochi giorni al termine di una complessa e delicata indagini condotta dalla stazione Carabinieri di Castrovillari e dal nucleo operativo, insieme ad altri due minori che facevano parte di quella spedizione da bulli nel centro della città, oggi hanno vuotato il sacco e dichiarato che voleva essere uno scherzo, probabilmente sfuggito di mano a tutti. Luca Donadio, avvocato di Salvatore Cerbino Briatico, 18 anni, Andrea Sasso e Mario Stabile da poco diciannovenni, ha provato a ridimensionare il quadro accusatorio che grava nei loro confronti.
Per tutti e tre, al termine dell'interrogatorio di garanzia, è stata attenuata la misura restrittiva e da questo pomeriggio verranno assegnati ai domiciliari. I due minori invece nei giorni scorsi sono comparsi davanti al gip del Tribunale dei Minori di Catanzaro assistiti dai loro legali Lucio Rende e Roberto Laghi, provando a fornire delle spiegazioni in unon stato di visibile commozione. I legali si sono riservati di promuovere ulterori attività all'esito delle fono registrazioni acquisite dal tribunale dei minorenni e dalle dichiarazioni rese dai due ragazzi.
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