Lo ha dichiarato il rettore dell'importante luogo di culto don Luca: «La strada principale è bloccata dai roghi e si può accedere solo attraverso una mulattiera»
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Aspromonte in fiamme e il santuario di Polsi, nel comune di San Luca (Reggio Calabria), è «quasi isolato». Lo dice il rettore don Tonino Saraco. «La strada principale è bloccata dalle fiamme, si accede solo da due vie secondarie delle quali una è una mulattiera».
Lunghe colonne di auto stanno tornando indietro, centinaia di pellegrini partiti ieri a piedi da Cinquefrondi (Reggio Calabria), stanno facendo la via del ritorno. Gli uomini della forestale hanno bloccato la strada al casello. I telefonini funzionano poco in questa zona e questo - riferiscono le parrocchie in pellegrinaggio - aggrava la difficoltà dei soccorsi.
I pellegrinaggi al santuario della Madonna di Polsi, in Aspromonte, sono frequenti in questo periodo anche per il ritorno in Calabria per le ferie di molti calabresi che vivono fuori regione per motivi di lavoro (mentre la festa solenne è il 2 settembre).
Secondo quanto riferito dai pellegrini che questa mattina erano in cammino, a piedi, verso il santuario di San Luca, le fiamme lambiscono la strada che conduce al santuario della Madonna negli ultimi otto chilometri. Al casello dove sono stati bloccati i fedeli dalla forestale, perché procedere è troppo pericoloso, c'è una grande vasca per l'acqua che servirebbe in questi casi di emergenza ma attualmente - riferiscono i pellegrini della parrocchia di Cinquefrondi (Reggio Calabria) - è vuota.
Intere distese di faggeti sono ridotte in cenere. «La situazione in questo momento è difficile», conferma il rettore del santuario di San Luca, don Tonino Saraco.