Le indagini, condotte dalla Fiamme gialle di Cosenza, hanno permesso di accertare le presunte responsabilità dell'uomo, accusato di aver appiccato un incendio il 15 luglio scorso. Sequestrati oltre 70 accendini
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La Guardia di Finanza di Cosenza, nella giornata di oggi, ha posto agli arresti domiciliari, un 63enne, accusato della commissione di un incendio avvenuto il 15 luglio 2021 nel comune di San Giovanni in Fiore. L’incendio, di natura dolosa, si era propagato in pochi minuti nei pressi di un’area residenziale, impegnando per diverse ore gli operatori dei Vigili del Fuoco di Cosenza prima dello spegnimento e della messa in sicurezza dell’area.
Il provvedimento cautelare, disposto dal Gip del Tribunale di Cosenza, è stato emesso a seguito di articolate attività investigative condotte dai militari della Tenenza di San Giovanni in Fiore, intervenuti sul posto in occasione dell’evento.
Telecamere e testimonianze
Le Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza, diretta dal procuratore capo, Mario Spagnuolo, a seguito di un’intensa ed articolata attività informativa, di analisi delle registrazioni acquisite da un sistema di sorveglianza attivo, installato nelle vicinanze dell’area interessata, nonché sulla base di alcune testimonianze di abitanti della zona, hanno identificato il piromane, ritenuto autore dell’incendio che, anche a causa della sua vasta portata, avrebbe potuto mettere a repentaglio l’incolumità dei residenti e delle abitazioni.
Sequestrati oltre 70 accendini
Al fine di supportare gli elementi investigativi acquisiti, i finanzieri, nel corso di perquisizioni domiciliari, disposte dall’Autorità Giudiziaria inquirente presso il domicilio dell’indagato residente nello stesso Comune di San Giovanni in Fiore, hanno sottoposto a sequestro oltre 70 accendini nonché alcuni abiti in uso all’uomo e coincidenti con quelli delle immagini che hanno immortalato l’autore dell’evento criminale del luglio scorso.
L’attività investigativa svolta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla locale Procura, si inquadra nelle più ampie azioni a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Le indagini attivate a contrasto di questa tipologia di delitti, per i quali il Codice penale prevede la reclusione fino a 7 anni, intervengono in una provincia - quella cosentina - gravemente interessata dagli incendi, fenomenologie a forte impatto non solo sulla popolazione civile, ma anche sul particolare ecosistema calabrese.