L’uomo è stato sopraffatto dalle fiamme. È il terzo deceduto nei roghi che stanno devastando la nostra regione nelle ultime settimane. A Cardeto una persona sarebbe scomparsa e sono in atto le ricerche
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Un uomo è deceduto in un incendio nella Locride. Si tratterebbe di Mario Bruzzese di 77 anni. Il fatto è avvenuto a Grotteria, nella Locride. Secondo quanto appreso, l’uomo stava tentando di salvare un ricovero di animali quando è stato sopraffatto dalle fiamme. Pare che l'anziano, che risiedeva al Nord ed era tornato per l'estate, questa mattina si fosse recato in un terreno di sua proprietà. Il rogo lo avrebbe colto di sorpresa non lasciandogli scampo. A dare l'allarme il figlio che, non vedendolo tornare, ha chiamato i soccorsi.
Il rogo della Locride
Il rogo, fanno sapere dai vigili del fuoco, sta interessando una vasta area interna della Locride. Si tratta della terza vittima (due morti si sono contati venerdì scorso a San Lorenzo, alle pendici dell'Aspromonte) da quando gli incendi stanno devastando diverse zone della Calabria. Intanto a Cardeto, nel Reggino, un uomo risulta disperso in un incendio scoppiato nell’area pedemontana.
Fiamme minacciano i centri abitati
Secondo quanto appreso, sarebbero una decina i roghi attivi nella Locride e stanno avvolgendo la parte superiore dei paesi, tra i quali Mammola e Grotteria. Le fiamme stanno puntando verso i centri abitati. Alcune squadre dei vigili del fuoco sono già in posizione per fronteggiare le fiamme e difendere le abitazioni, anche se il numero degli uomini sul territorio è risicato rispetto alla gran quantità di focolai ancora attivi in tutta la provincia di Reggio Calabria.
Falcomatà: «Danni incalcolabili»
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Giuseppe Falcomatà che sui social scrive: «Ancora fiamme, ancora pericolo, ancora danni incalcolabili, la nostra montagna e le nostre colline continuano a bruciare. Incendi attivi anche oggi nei Comuni di San Luca, Grotteria, Mammola, San Giovanni di Gerace, Martone, Cardeto, Caulonia e Gioiosa Jonica.
Chilometri e chilometri di verde continuano a bruciare, sono minacciati anche i faggi secolari del Parco Nazionale dell'Aspromonte, patrimonio Unesco. Si teme anche per il Santuario di Polsi. Ieri abbiamo chiuso al traffico la Sp1 nel tratto dello Zomaro. Chiediamo a tutti i residenti di fare massima attenzione, di allontanarsi se possibile dalle zone colpite e di evitare di percorrere le strade interne adiacenti alle zone incendiate.
In Prefettura è stato attivato il Coc (centro operativo comunale). Siamo in contatto con i sindaci di tutti i Comuni colpiti che, lottando in prima linea, si stanno letteralmente gettando tra le fiamme pur di salvare il salvabile. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto in Prefettura di poter dispiegare l'utilizzo di uomini e mezzi dell'Esercito, che sono attivi da oggi. Abbiamo ottenuto la dichiarazione dello stato di calamità per il risarcimento dei danni e noi stessi, se necessario, accederemo al fondo di riserva della Città Metropolitana per sostenere chi nel fuoco ha perso tutto.
La priorità oggi è spegnere questo inferno. Ma da domani qualcuno dovrà spiegarci perchè è mancata completamente la prevenzione, perché se c'erano le risorse disponibili non sono stati acquistati per tempo i mezzi aerei e di terra, perchè ci sono responsabili che con questo disastro hanno avuto il coraggio di andarsene in ferie. Tutti perchè ai quali, da domani, chiederemo risposte. Ora lavoriamo in silenzio, e rispettiamo chi da giorni respira fumo e ingoia sudore e lacrime».