Le fiamme, divampate ieri sera nella frazione di Savuto, hanno raggiunto Monte Sant’Angelo. L’amarezza dell’associazione “La Piazza”: «Se oggi siamo messi così è perché per più di 50 anni c’è stato disinteresse»
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Il lavoro di un’associazione, realizzato sul territorio valorizzando il verde di un angolo di Calabria, sta letteralmente andando in fumo. È quanto hanno denunciato via web i fautori del progetto “Borgo Pietramala” che ha promosso e ridato un futuro a Cleto. L’antico borgo medievale in provincia di Cosenza è stato colpito da un vasto incendio che sta distruggendo la vegetazione su Monte Sant’Angelo, rilievo su cui erano stati creati sei sentieri immersi nella natura. La metà, tra cui quello dei “tre castelli”, è stata seriamente danneggiata.
L’associazione “La Piazza”, organizzatrice già del famoso Cleto Festival, ha collegato fisicamente i tre castelli del posto. Sfruttando le bellezze naturalistiche del luogo, ha ideato dei percorsi partendo dalla frazione di Savuto, per arrivare poi a Pietramala (centro storico di Cleto) e per giungere infine ad Aiello Calabro. «L’intera montagna è stata segnata dalle fiamme - spiega Ivan Arella, uno dei responsabili del progetto -. Anni di sacrifici e di investimenti autofinanziati evaporano in questo modo a causa della mancanza di tutela e manutenzione».
L’accusa lanciata è ben indirizzata. «Se oggi sono quasi dieci ore che si combatte con un incendio di tali dimensioni, è perché per più di 50 anni c’è stato un disinteresse generalizzato. Mai un intervento, con i proprietari che spesso nemmeno ricordano di possedere tali appezzamenti. Gli enti locali hanno costantemente ignorato le aree naturalistiche e la montagna. Ne consegue che si mette a repentaglio anche la stabilità di chi invece ha deciso di valorizzare il territorio di tasca propria. Il fuoco è divampato ieri sera a Savuto ed ha raggiunto nel corso della giornata Monte Sant’Angelo e i nostri sentieri».
Ad Arella e agli altri del progetto “Borgo Pietramala” sono arrivate decine di attestati di stima. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica, diverse entità della Calabria stanno pensando di unire le forze su questo argomento. «Avremo degli incontri con realtà simili alla nostra - chiude -. Tutti, però, auspichiamo una sola cosa: prevenzione. Viceversa sarebbe davvero inutile quanto stiamo subendo in questo terribile agosto. Ci auguriamo che già da settembre si possa trovare una soluzione per evitare il reiterarsi di situazioni del genere».