La rapina risale al 2018. Il ragazzo, insieme ad altri due complici, era riuscito a fuggire con un bottino di 30mila euro. Decisive per risalire alla sua identità le indagini del Ris di Messina che aveva repertato le sue impronte papillari su di una vetrata
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Avrebbe preso parte, con due complici, ad una rapina alla Bcc di Corigliano. Per questo G.I., 20enne di Giugliano, paese in provincia di Napoli, è stato arrestato con l'accusa di rapina aggravata, dai carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro che stavano collaborando con i colleghi campani, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Castrovillari su richiesta della Procura.
Il 16 luglio 2018, tre banditi travisati con passamontagna fecero irruzione nella Banca di Credito cooperativo di Corigliano, legarono i polsi dei presenti con fascette di plastica e li rinchiusero in una stanza riuscendo a fuggire con 30 mila euro. I carabinieri, nel sopralluogo successivo, repertarono alcune impronte papillari lasciate da uno dei tre su una vetrata. Il Ris di Messina è poi riusciti, con la comparazione dei dati del Dna in banca dati, a risalire al ventenne, già indagato per il reato di porto abusivo di armi. Le indagini proseguono per identificare gli altri due.