Il segretario cittadino della Lega punta il dito contro un tema assegnato da una docente in cui si sarebbe evidenziato un parallelismo tra le leggi razziali del 1938 e il nuovo pacchetto sicurezza varato dal Governo
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«È preoccupante se una scuola invece di “educare”, impone agli studenti i canoni della dittatura del pensiero unico; è quello che accade al Liceo Scientifico Statale “Filolao” di Crotone». Parole di Giancarlo Cerrelli, Segretario della Lega Salvini Premier di Crotone. «Abbiamo raccolto – informa Cerrelli - le lamentele di alcuni genitori di alunni frequentanti il quinto anno del Liceo Scientifico di Crotone, rimasti alquanto sorpresi e al contempo disgustati dalla mala fede di una docente d’italiano, che tra i compiti assegnati ai loro figli, ha inserito un tema ideologicamente orientato, che prendendo a pretesto le leggi razziali del 1938, si è spinta fino a voler creare un presunto e infondato parallelismo con il decreto legge del governo recante: “disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione”.
Secondo quanto riportato dal segretario, «la traccia del tema che gli studenti dovranno svolgere a casa e consegnare sabato prossimo è la seguente: “Il 5 settembre del 1938 in Italia furono promulgate le leggi razziali. Oggi in Italia dopo 80 anni si registra un ritorno al razzismo, è un’opinione diffusa che proprio il recente decreto in discussione al Parlamento, che riguarda l’immigrazione, contenga delle istanze razziste. Descrivi le leggi razziali e confronta il testo con il decreto di recente ideazione ed esprimi le tue riflessioni”».
«Riteniamo gravissimo – continua il Segretario della Lega di Crotone - che gli studenti di questa classe del Liceo scientifico di Crotone debbano subire questo evidente indottrinamento ideologico, che ha lo scopo di portarli, secondo il metodo caro alla sinistra, a ragionare secondo gli schemi del politicamente corretto. È inaccettabile – continua Cerrelli - che a questi studenti non si lasci la possibilità di sviluppare il senso critico, ma li si soggioghi artatamente con una vera e propria dittatura del pensiero unico».
Il responsabile della Lega punta il dito contro la decisione della docente di assegnare una traccia che «mina alle basi i fondamenti educativi che una scuola dovrebbe offrire ai propri studenti e mina in radice l’alleanza educativa tra la famiglia e la scuola. La malafede della docente – ha continuato Cerrelli - è evidenziata dal parallelismo del tutto infondato tra le leggi razziali del 1938 contro gli ebrei e il decreto afferente alle disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, che non hanno alcun intento razzista».
«La Lega – assicura Cerrelli – vigilerà affinché nelle scuole i docenti non abusino del loro ruolo per imporre ai ragazzi, che ancora non hanno un’adeguata maturità, una dittatura del pensiero unico che li vorrebbe soggiogare a ragionare secondo schemi non liberanti, non rispettosi dell’umano e privi di buon senso».
Cerrelli ha poi chiesto alla Dirigente scolastica e al Provveditorato agli Studi di «prendere i provvedimenti opportuni nei confronti della docente», sottolineando anche di aver informato il ministro Salvini, «che ha ritenuto di rilevante gravità la vicenda».