«Giovedì 17 ottobre saremo in sit-in a partire dalle ore 9:00 in Piazza Matteotti a Catanzaro per rivendicare libertà per Maysoon Majidi, la giovane regista di origini curde in fuga dall’Iran, da mesi nelle carceri calabresi con l’accusa di essere una scafista». È quanto fa sapere il Comitato Free Maysoon Majidi.

«Da attivista e regista impegnata per la lotta dei diritti delle donne in Iran, arrivata in Italia dopo un lungo e difficile viaggio della speranza, Maysoon si è ritrovata a essere accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina - si legge nella nota con cui si annuncia la manifestazione -. Una vicenda surreale, che incarna metaforicamente quella di tutti coloro, troppi, accusati ingiustamente di complicità nel presunto traffico di persone che ruota intorno agli sbarchi dei migranti sulle nostre coste».

«La vicenda, che è stata ripresa da media italiani ed esteri - prosegue il comitato -, rappresenta la metafora di un Pease in balia di una deriva autoritaria e fascista, che invece di perseguire mafie, massomafie e guardie costiere complici nel trattamento inumano di chi migra (come quella libica), spende risorse ed energie giudiziarie per tenere sotto processo persone innocenti, in fuga da realtà complicate, o più spesso vittime della narrativa occidentale per cui l’Europa sia un paradiso democratico, mentre nella maggior parte dei casi diventa il loro nuovo inferno».

«Maysoon in Iran era molto esposta nelle battaglie per i diritti repressi dal regime degli Ayatollah. Regime che ha già giustiziato decine di donne dissidenti. Da qui la sua scelta di fuggire altrove. Giovedì 17 il Tribunale della Libertà di Catanzaro valuterà la richiesta di detenzione domiciliare per Maysoon Majidi, detenuta nelle carceri calabresi dal 31 dicembre 2023. Vi aspettiamo numerosi! La lotta a un sistema capitalista e colonialista può dare frutti solo se siamo in tanti, e insieme - conclude la nota -. Libertà per Maysoon e per tutte le persone colpevoli solo di migrare».