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Il comando provinciale dei carabinieri di Cosenza ha chiarito i particolari del lungo e serrato inseguimento dello scorso 24 aprile, operato con il coinvolgimento di militari delle stazioni di Carolei, Lago, Belmonte Calabro, e delle compagnie di Cosenza e Paola, concluso con l’arresto di tre persone accusate in concorso tra loro e a vario titolo di tentato furto in abitazione, rapina e tentata rapina.
Dal tentato furto in abitazione alla fuga in auto
La vicenda ha avuto inizio nel comune di Domanico. Intorno alle 11 un gruppo di cinque persone si introduce all’interno di un’abitazione con l’intenzione di compiere un furto, ma i proprietari le sorprendono e riescono ad allertare le forze dell’ordine con una chiamata al 112. I malfattori si danno allora alla fuga. In un primo momento cercano di impadronirsi di un’auto con a bordo due donne, senza riuscirci. Subito dopo allora provano ad impossessarsi di un secondo veicolo, sul quale viaggia una coppia. Alla guida però c’è un maresciallo dei carabinieri che oppone una strenua resistenza, riuscendo con riflessi prontissimi, a staccare le chiavi dal quadro di accensione. L’energica resistenza del carabiniere libero dal servizio costringe i rapinatori a bloccare un altro automezzo, una Fiat Punto occupata da una coppia di anziani. Questa volta i malviventi riescono a fuggire, ma il maresciallo, perseverando nel tentativo di interrompere l’azione criminale, riesce ad impedire a una componente del gruppo, di salire a bordo della vettura appena rubata. Poco dopo i carabinieri della stazione di Carolei la individuano mentre tenta di nascondersi tra la vegetazione, e l’arrestano. Si tratta di una donna di 48 anni, D.G., già nota alle forze dell’ordine.
La folle corsa terminata contro un muro
Nel frattempo la fuga dei ladri prosegue lungo la provinciale in direzione di Amantea. L’auto rubata viene intercettata dai carabinieri di Lago. Comincia così un pericoloso inseguimento tra i diversi tornanti dell’arteria stradale, per fortuna in quel momento poco trafficata. I rapinatori hanno tentato più volte di speronare l’auto dei carabinieri finché le velleità dei fuggitivi si sono infrante, in località Coreca di Amantea, contro un muro di protezione della statale 18. I quattro hanno allora provato a scappare a piedi. Due di loro, il 35enne B.N., con precedenti, e la 18enne J.C., incensurata, sono stati bloccati dopo alcuni metri. Altri due invece hanno fatto perdere le proprie tracce e sono attivamente ricercati. Il maresciallo dei carabinieri, intervenuto a Domanico, e la moglie, hanno riportato lesioni giudicate guaribili, rispettivamente, in otto e sei giorni. Gli arrestati, tutti di etnia rom, su disposizione del sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, sono stati condotti nella locale casa circondariale e nel carcere di Castrovillari.