Scoperto un arsenale di armi e munizioni lungo l’asse Trebisacce-Amendolara. Da circa una settimana gli uomini della squadra di polizia giudiziaria del commissario di pubblica sicurezza diretto da Cataldo Pignataro erano sulle tracce del 32enne A.D, con qualche precedente alle spalle per rapina e tentato omicidio. In queste ultime ore, i poliziotti lo notano in una situazione sospetta mentre è preso a discutere con un coetaneo a Trebisacce.

I controlli sono minuziosi, si arriva alla perquisizione domiciliare dell’uomo nella residenza di Trebisacce e qui i poliziotti trovano ben poco. Notano, però, un certo nervosismo nell’indiziato. Gli investigatori lo incalzano con una sequela di domande e, tra risposte e mezze risposte, si arriva a un’altra residenza che l’uomo ha ad Amendolara.

L’attenzione dei poliziotti viene posta sul piccolo comune dell’Alto Jonio ed è qui che scoprono armi e munizioni: un fucile del tipo doppietta calibro 12 avente matricola abrasa e una pistola Beretta calibro 7,65, munita di caricatore monofilare nonché 45 proiettili per arma corta calibro 7,65 e 45 cartucce da caccia calibro 12 caricate a pallettoni e palla singola, 3 artifici pirotecnici denominati SPP CS 75-H50 calibro 75, completi di miccia di accensione ed avente NEC di grammi 142,90 categoria F4 pericolo. La scientifica ha riscontrato il perfetto funzionamento delle armi considerate in ottimo stato e pronte a un eventuale utilizzo. La pistola risulta rubata in un comune del Cosentino. Il 32enne è finito dietro le sbarre, dovrà rispondere di ricettazione e detenzione abusiva di armi comuni da sparo e relativo munizionamento.