I residenti nella regione sono 1,8 milioni: più della metà sono donne, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile. Gli stranieri sono il 5,3% e provengono da 158 diversi Paesi
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La popolazione residente in Calabria, definita sulla base del censimento Istat al 31 dicembre 2022, ammonta a 1.846.610 residenti, in calo rispetto al 2021 (-8.844 individui; -0,5%); oltre il 60% della popolazione vive nelle provincie di Cosenza e di Reggio Calabria. La diminuzione rispetto al 2021 - fa rilevare l'istituto di statistica - è frutto dei valori negativi del saldo naturale e di quello migratorio interno, cui si contrappongono in modo insufficiente i valori positivi del saldo migratorio con l’estero e dell’aggiustamento statistico.
In Calabria è in lieve ripresa la natalità. I nati sono 13.451 (+232 rispetto al 2021).Il tasso di mortalità è cresciuto dal 12,2 per mille del 2021 al 12,4 per mille del 2022, con il valore più alto del 12,6 per mille registrato nella provincia di Reggio Calabria. Le donne sono il 51% della popolazione residente, superando gli uomini di 38mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile. L’età media si è innalzata rispetto al 2021 da 45,5 a 45,7 anni. Crotone è la provincia più giovane (44,3 anni); Cosenza quella più anziana (46,2 anni), seguita da Catanzaro (46,1 anni). Ci sono poi Vibo (45,7) e Reggio (45,2).
Gli stranieri censiti sono 97.062 (+3.805 rispetto al 2021), il 5,3% della popolazione regionale. Provengono da 158 Paesi, prevalentemente da Romania (27,4%), Marocco (15,5%) e Ucraina (6,5%). Più di un quarto della popolazione (28,5%) vive nei comuni con popolazione tra 1.001 e 5.000 abitanti e una analoga quota (28,2%) nei sei comuni con oltre 50.000 abitanti (Reggio Calabria, Catanzaro, Corigliano-Rossano, Lamezia Terme, Cosenza e Crotone). I comuni della montagna interna subiscono il maggior decremento di popolazione e presentano una struttura per età più vecchia.