Mobilitazione domani davanti ai cancelli dell’azienda a Mangone. Cgil e Cisl protestano anche contro l’introduzione del piano della performance: «Strumento punitivo per i dipendenti»
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Incroceranno le braccia anche in Calabria i 230 lavoratori della Cerved Group. Domani 19 dicembre dalle ore 8.30 alle 11 sit in davanti ai cancelli dell’insediamento di Mangone (Zona Industriale Piano Lago) promosso dalla Filcams Cgil Calabria e dalla Fisascat Cisl Calabria.
La vertenza è nazionale. Alla base della mobilitazione, organizzata con presidi e manifestazioni a livello territoriale, la ferma opposizione al Performance Improvement Plan (Pip), «un programma che – si legge in una nota diffusa dai sindacati – pur presentato come un’opportunità formativa, si è rivelato uno strumento coercitivo e punitivo per i 2.700 dipendenti della tech company specializzata in servizi alle imprese. Il Pip è stato introdotto dall’azienda senza criteri chiari, obiettivi definiti né un confronto preventivo con le rappresentanze sindacali, generando un clima di tensione e insicurezza inaccettabile».
«In alcuni casi – continuano le rimostranze di Cgil e Cisl – il Pip è stato utilizzato per spingere i dipendenti a lasciare volontariamente l’azienda, con espliciti inviti a “non restare nell’organizzazione” qualora non condividessero le modalità di gestione del piano. A queste criticità si aggiungono le preoccupazioni relative all’introduzione dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali, che potrebbe comportare una riduzione dei posti di lavoro senza adeguate tutele per il personale. Il 19 dicembre, le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Cerved si fermeranno per chiedere trasparenza, rispetto e garanzie per il futuro».