REGGIO CALABRIA - Oltre mille uomini, più di 100 le donne, tantissimi i bambini tra i 1699 immigrati arrivati questa mattina sulla nave San Giusto al porto di Reggio Calabria. Il più piccolo ha appena due settimane. Un carico di disperazione quello giunto sulle coste calabresi. Siriani, palestinesi, iracheni e nordafricani, queste le origini degli immigrati recuperati, nel corso dell'operazione 'Mare Nostrum'. Viaggiavano su più  barconi che rischiavano di affondare. Solo 290 di loro  saranno ospitati temporaneamente presso le due strutture messe a disposizione dal comune di Reggio Calabria. Gli altri saranno smistati in province di altre Regioni secondo il piano di riparto predisposto dal ministero dell'Interno. Una macchina organizzativa imponente coordinata dalla Prefettura reggina. Sono tutti in buone condizioni ma dai controlli effettuati sarebbe emerso qualche caso di scabbia. Individuato uno dei presunti scafisti. Con questi ultimi arrivi salgono a 2053 i migranti soccorsi nel fine settimana dalle navi della Marina Militare impegnate nell'operazione 'Mare Nostrum'. Alle operazioni hanno preso parte anche motovedette e nave Dattilo delle Capitanerie di Porto. Ma gli sbarchi continuano, non solo a Reggio ma anche a Crotone. 94 migranti di etnia siriana, afghana, curda e iraniana. Sono giunti la notte scorsa sulle coste crotonesi a bordo di un veliero di una trentina di metri successivamente intercettato da unità della guardia di finanza con a bordo tre uomini di nazionalità turca che sono stati fermati come i presunti scafisti. (ab)