Il blitz

I migranti definiti “piccioni” e “pecore”, così sfruttavano la disperazione: 13 arresti. Fino a 10mila euro il costo della traversata

Sgominata un'organizzazione radicata in Turchia e Iraq ma con diramazioni in Italia, Francia e Grecia specializzata nel trasporto di migranti irregolari. Sequestrati anche tre esercizi commerciali

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di Luana  Costa
21 ottobre 2024
11:27

Sono 13 le persone arrestate nell'ambito dell'operazione scattata questa mattina. Sono di nazionalità irachena, pakistana e afgana e sono accusati di far parte di una associazione a delinquere finalizzata all'ingresso in Italia di cittadini privi di permesso di soggiorno, riciclaggio ed esercizio abusivo dell'attività di prestazione dei servizi di pagamento. 

«La misura cautelare ha sgominato un'organizzazione dedita al traffico di migranti per favorirne l'ingresso in Italia e nell'Europa. Sottolineo l'importanza di questa misura e dell'attività di indagine svolta attestata qui dalla presenza del generale D'Alfonso (Comandante regionale Finanza), del generale Quintavalle (Comandante Scico) e Masucci (Comando provinciale di Crotone)». Così il procuratore ff di Catanzaro Vincenzo Capomolla nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli dell'operazione.


«È un'operazione - ha sottolineato ancora Capomolla - che ha consentito di squarciare il velo di un organizzazione che opera su più piani. Il piano che abbiamo investigato è quello dell'articolazione che opera sul territorio nazionale, in particolare a Crotone, ma che è in sinergia con una reta internazionale, in paesi del Medioriente e soprattutto la Turchia con collegamenti in Iraq. Sfruttavano la disperazione documentata dall'imponente numero di persone che tentano di raggiungere l'Europa». 

Tra i 7 e i 10mila euro per la traversata

Secondo quanto ricostruito, i costi sostenuti dai migranti per effettuare la traversata dalla Turchia alle coste italiane oscilla tra i 7.000 e i 10.000 euro, a cui si aggiungono le spese di spostamento in bus con biglietti maggiorati del 3% e infine circa 350 euro per il passaggio del confine.

Durante le intercettazioni i migranti venivano definiti piccioni o pecore. Le attività di indagine hanno preso in esame circa 1.000 sbarchi avvenuti in Calabria da cui è emerso uno schema tipico, monitorati circa 200 "facilitatori" della immigrazione clandestina.

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L'indagine

Le attività di indagine hanno consentito di ricostruire l'organizzazione dell'associazione radicata in Turchia e Iraq ma con diramazioni in Italia, Francia e Grecia specializzata nel trasporto di migranti irregolari via mare per approdare sulle coste calabresi. I migranti giunti in Italia, ma intenzionati a raggiungere il nord Europa, venivano sistemati in alloggi situati sul territorio crotonese che sarebbero stati gestiti dall'associazione, la quale avrebbe anche acquistato biglietti di viaggio per treni e bus diretti oltre il confine nazionale
Una volta raggiunto il confine i migranti sarebbero stati presi in carico dai cosiddetti passeurs che si occupavano del passaggio della frontiera di Ventimiglia, tra l'Italia e la Francia.

Tre attività sequestrate

Nell'ambito delle indagini sono state inoltre sequestrati tre esercizi commerciali (minimarket e negozi di telefonia) dove si eseguivano operazioni di money transfer illegale con sede a Ventimiglia, Roma e Milano. Tale sistema avrebbe consentito il trasferimento fisico di denaro per la riscossione delle quote relative al trasporto internazionale dei migranti.

L'associazione aveva inoltre una grande disponibilità di passaporti in Turchia che venivano forniti ai migranti al costo di 700 fino a 1.500 euro per consentire gli spostamenti.

Giornalista
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