“L’Università antimafia a Limbadi rappresenta un’iniziativa molto importante che è stata convintamente finanziata nell’ambito del Progetto nazionale sicurezza. Oggi siamo nella condizione di poter riconsegnare questo bene all’associazione “Riferimenti” affinché l’iniziativa possa essere avviata”. Lo ha detto il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, visitando a Limbadi l’edificio confiscato alla cosca Mancuso della ‘ndrangheta destinato a sede dell’Università antimafia.


“Il Governo – ha continuato Bubbico – crede in questo progetto, tant’è che l’ha finanziato per oltre 2,2 milioni di euro. Adesso si tratta di realizzare questa attività da parte dell’associazione che ha riconfermato la volontà di avviare le proprie attività e che potrà contare sugli strumenti previsti dalle norme. Questo non diventerà un ufficio pubblico perché la cultura dell’antimafia e della legalità si fa attraverso la militanza e l’impegno che l’associazione ha saputo dimostrare di promuovere e sono certo che continuerà a farlo nel momento in cui ha consapevolmente chiesto l’utilizzo di questi edifici confiscati al clan Mancuso”.


“L’associazione – ha concluso il viceministro all’Interno – non ha chiesto il finanziamento da parte dello Stato, ma che lo Stato stesso mettesse a disposizione questi beni e li ristrutturasse per consentire l’avvio delle attività. Noi saremo al suo fianco, ma ciò non significa che ‘Riferimenti’ diventerà un’ente pubblico”.