Il Tribunale civile di Crotone ha sospeso il fermo amministrativo della Humanity 1, l’imbarcazione della Ong tedesca Sos Humanity che era arrivata a Crotone lo scorso 4 marzo dopo aver soccorso nel canale di Sicilia 77 persone.

«Apparente ingiustizia del provvedimento emesso», questa sarebbe la motivazione che prevede una nuova udienza il prossimo 17 aprile. In attesa di approfondire la vicenda anche grazie alla conferenza stampa che era stata indetta dall’equipaggio a bordo proprio questa mattina, arriva questo provvedimento del Tribunale civile di Crotone che ha sospeso il fermo amministrativo della Humanity 1 che si ricorderà fu già oggetto di attenzioni a dicembre scorso, sempre a Crotone, in quella occasione aveva soccorso 200 persone, e fu accusata una prima volta, così come in questa occasione, di aver ostacolato la guardia costiera libica.

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L’Italia a dicembre sancì il fermo e una multa di 3.333 euro per l’Humanity 1, basandosi su un rapporto della cosiddetta guardia costiera libica secondo la quale la nave avrebbe intralciato le proprie operazioni di soccorso. Nel verbale rilasciato dalle autorità italiane si leggeva che mentre la guardia costiera libica a bordo del pattugliatore Zawiya (donato dall’Italia) stava effettuando il soccorso di un gommone pieno di migranti in area Sar libica, la nave della ong tedesca si sarebbe avvicinata alla zona di svolgimento delle operazioni ignorando le numerose comunicazioni da parte del centro di coordinamento.

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In questa occasione, invece, la nave Humanity 1 dopo essere entrata in contrasto diretto con le autorità libiche che, secondo quanto raccontato dall'equipaggio della nave ong tedesca, ha attraccato al porto di Crotone il 4 marzo con 77 persone a bordo, anche in considerazione delle pessime condizioni meteo-marine. Delle 77 persone sbarcate a Crotone la maggior parte provenivano dal Bangladesh (54 persone di cui due minori non accompagnati); 20 sono i cittadini siriani (17 adulti tra cui 3 minori, due dei quali non accompagnati) e 3 del Pakistan. Lo sbarco è stato coordinato dalla Prefettura di Crotone e gestito sul porto dall'Ufficio immigrazione della Questura con la collaborazione di Guardia costiera e Guardia di Finanza.

Poi il fermo amministrativo fino al provvedimento del Tribunale civile di Crotone che viene ora così commentato nelle primissime ore: «La detenzione illegittima di Humanity 1 - hanno scritto i componenti dell'organizzazione sul provvedimento - è stata revocata! Il Tribunale Civile di Crotone ha citato "l'apparente ingiustizia del provvedimento emesso" come motivo della decisione preliminare positiva nel nostro ricorso veloce. La nostra nave di salvataggio è ora libera dopo l'ingiusta detenzione dal 2 marzo!».