Si sono svolte questa mattina in piazza Matteotti a Catanzaro le celebrazioni per la Festa della Liberazione. Il sottosegretario all'Interno Wanda Ferro, il prefetto di Catanzaro Enrico Ricci e il comandante della Legione Carabinieri Calabria Pietro Salsano hanno deposto una corona d'alloro al Monumento dei Caduti. La deposizione della corona d'alloro è stata preceduta dalla tradizionale cerimonia dell'alzabandiera.

«Una festa di libertà e di democrazia per rinnovare quel sentimento che abbiamo maturato in oltre 30 anni di storia della destra parlamentare», ha commentato il sottosegretario di Stato. «Una festa di riconciliazione del Paese e di difesa di quei valori di democrazia e libertà - ha aggiunto - ancor di più in questo tempo in cui vi è un conflitto che vede impegnata l'Ucraina. L'Italia è al fianco di chi è stato danneggiato e da chi continua ad essere danneggiato da una furia che andrebbe sospesa il prima possibile. È questo l'auspicio di tutti» ha concluso.

Wanda Ferro ha poi replicato alle polemiche che hanno preceduto la Festa della Liberazione: «Non servono a unire il Paese e soprattutto tendono a danneggiare chi in questo momento rappresenta la maggioranza degli italiani. Abbiamo detto chiaramente qual è il nostro parere su tutti i regimi autoritari, su quello che è stato un conto molto salato della nostra nazione per il quale non abbiamo mai guardato indietro ma guardiamo avanti con la consapevolezza dei valori di democrazia e libertà».

«Celebriamo il 78esimo anniversario della Liberazione, momento fondativo della nostra Repubblica», ha commentato il prefetto di Catanzaro Enrico Ricci. «È l'occasione per confermare il nostro giuramento di fedeltà, come cittadini, ai valori repubblicani, valori che sono scritti nella Costituzione della Repubblica».

«Catanzaro ha i suoi eroi che hanno dato molto alla Resistenza ed è giusto ricordarli», ha dichiarato il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita.

«Come è giusto ricordare che Catanzaro ha ricevuto il riconoscimento della medaglia d'oro al valore civile per i bombardamenti che colpirono duramente la città facendo oltre 139 morti tra l'agosto e il settembre del 1943. Il 27 agosto saranno 80 anni da quel bombardamento - ha ricordato il primo cittadino - ed è un modo non solo per sottolineare il ruolo della città in quella vicenda ma anche per ricordare quanto dolore e quanti sacrifici costò l'uscita dal fascismo e dalla guerra. La guerra è sempre un male, lo era nel 1943 e lo è oggi. Il 25 aprile è il giorno in cui ricordiamo che la nostra comunità si fonda sui valori della libertà, della pace, della giustizia sociale».