Il primo cittadino di Cassano: «Una zona ricca di tante risorse naturali e culturali deve essere liberata dalla “cappa mafiosa” che la opprime e la condiziona»
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«Esprimo vivo compiacimento per la brillante operazione di polizia che è stata condotta sul territorio di Cassano All’Ionio da parte della DDA di Catanzaro con l’ausilio dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato». È quanto dichiara il sindaco di Cassano allo Ionio Gianni Papasso sull'operazione della Dda di Catanzaro scattata questa mattina nella Sibaritide che ha portato a 68 misure cautelari e complessivamente 81 indagati.
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«L’operazione odierna tende a liberare il territorio di Cassano All’Ionio e della Sibaritide dalla pesante situazione di illegalità e dai condizionamenti di ordine economico e sociale. Concordiamo con il Procuratore Gratteri, a cui inviamo messaggi di ringraziamento e di grande apprezzamento, quando dice che, ovviamente, le persone indagate sono presunte innocenti e che è legittimo che chiariscano, nelle sedi competenti, la loro posizione».
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«Inoltre, appare opportuno dire che la terra di Cassano e della Sibaritide, culla della Magna Grecia, ricca di tante risorse naturali e culturali, deve essere liberata dalla “cappa mafiosa” che la opprime e la condiziona; allo stesso tempo i suoi cittadini devono essere liberi di svolgere le proprie attività in tutta serenità e libertà. Quella serenità e quella libertà che, purtroppo, i gruppi criminali soffocano. L’Amministrazione comunale di Cassano all’Ionio è e sarà sempre dalla parte dello Stato!»