Continuano le indagini sull’incendio di un camion appartenente a una ditta campana che sta eseguendo alcuni lavori dell’alta tensione a San Lucido, nel Cosentino. Ferma condanna da parte del sindaco Cosimo De Tommaso, che evidenzia come si siano verificati in meno di 18 mesi ben cinque episodi incendiari. «Si tratta di vili atti dinnanzi ai quali non si può far finta di nulla – ha affermato il primo cittadino – e le istituzioni non possono tacere in casi del genere, anzi ancor di più è indispensabile tenere alta l’attenzione delle autorità e delle forze dell’ordine per il deciso contrasto a ogni forma di attività criminosa e violenta e di illegalità».

 

A Scalea, è stata danneggiata da una deflagrazione anche l’automobile di una donna, volontaria e socia dell’associazione ambientalista “Italia Nostra”. La sezione dell’Alto Tirreno dell’associazione ha condannato l’accaduto: «Un atto vile e ignobile - ribadisce l’associazione ambientalista -. Una nostra socia volontaria, attiva nelle iniziative di “Italia Nostra”, è stata oggetto di un grave atto vandalico. Presumibilmente una bomba carta, introdotta nel cofano motore della propria autovettura, ha provocato una deflagrazione scardinando il cofano, distruggendo il vetro anteriore e rendendo non più utilizzabile il mezzo. Sono stati immediatamente chiamati i carabinieri e i vigili del fuoco ed è stata presentata denuncia alla caserma dei carabinieri di Scalea». Su entrambi gli episodi sono in corso le indagini dei carabinieri che non escludono alcuna ipotesi.