«Mi sono autosospeso perché credo nei valori della dignità, per il rispetto della storia che mi porta qui, che è la storia di tanti». Aboubakar Soumahoro, il sindacalista originario della Costa D’Avorio eletto alla Camera con l’Alleanza Sinistra Italiana e Verdi lo ha confermato nell’ambito della ultima puntata di Piazza pulita, andata in onda su La7. Soumahoro è un volto noto anche in Calabria dove si è fatto conoscere per le battaglie a favore dei migranti. È finito al centro di una bufera dopo le indagini per malversazione nei confronti della suocera, Marie Therese Mukamitsindo. La vicenda ruota attorno alla gestione di due cooperative, Karibu e Consorzio Aid, che si occupano di migranti. I magistrati laziali indagano su presunti mancati pagamenti dei lavoratori e delle loro condizioni di assistenza denunciati dal sindacato Uiltucs. L’anziana è coinvolta nella vicenda insieme alla moglie di Soumahoro, Liliane Murekatete.

 

«La mia parabola finisce qui? Io ho detto la verità, sono nato per strada, sempre stato all'angolo, ma essermi mosso dall'angolo è stato un percorso collettivo, non sono un personaggio, chi lotta per i braccianti, per i riders, chi sale sulla nave a Catania, ha la radicalità posturale, cercheremo di rialzarci. Chiedo scusa se sono stato poco attento a quello che accadeva a casa, approfondirò quello che è successo».

 

«Prima di conoscere la mia compagna ero in prima linea, una volta che l'ho conosciuta mi risultava che la cooperativa era virtuosa» ha detto. «Vengo a sapere, poi, che ci sono degli stipendi non pagati, la mia compagna mi ha detto che erano ritardi della pubblica amministrazione. Ho commesso una leggerezza, dovevo fare meno viaggi e stare accanto a questi lavoratori. Chi ha sbagliato ne dovrà rispondere», sottolinea. «Se ho chiesto conto a mia moglie? Sì, ho chiesto il perché di questa situazione, le testimonianze che ho visto ora sono di più, rispetto agli stipendi non pagati» aggiunge ricordando che la consorte «non lavora più nella cooperativa». «Io sapevo solo che vi erano stipendi arretrati» si giustifica Soumahoro, spiegando di non sapere di altri possibili reati e illeciti riferibili alla cooperativa della moglie e della suocera.