VIDEO | Il cardinale Pietro Parolin ha concluso il secondo congresso eucaristico della diocesi di Oppido Palmi. Nella sua omelia e negli incontri con i rappresentanti istituzionali ha rimarcato la sua fiducia nelle nuove generazioni
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Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, ha concluso a Gioia Tauro il secondo congresso eucaristico della diocesi di Oppido Palmi. Il capo della politica estera di San Pietro ha partecipato a una messa nella chiesa sorta su un terreno confiscato, seguendo la lunga processione che poi ha collegato la parrocchia di San Gaetano Catanoso - in periferia - e quella di Sant'Ippolito in pieno centro. «Infondere fiducia e speranza nelle nuove generazioni - ha detto l'alto prelato nella sua omelia - è un compito che come Chiesa non possiamo eludere: sarà la nostra missione in questa amata terra di Calabria».
Ad accogliere Parolin, il vescovo della diocesi Francesco Milito, il presidente della Conferenza episcopale calabra, Vincenzo Bertolone, e l'arcivescovo di Reggio Giuseppe Fiorini Morosini. Prima dell'ingresso in chiesa, il cardinale si è intrattenuto con le autorità regionali e locali. Al giovane sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, ha ricordato il forte appello di Papa Francesco affinchè «le energie giovanili abbiano spazio in politica». Il vescovo Milito gli ha poi presentato il neoeletto sindaco gioiese, Aldo Alessio, che dialogando con Parolin ha riconosciuto «l'importanza di un impegno comune verso un nuovo umanesimo».
Ad accogliere il Segretario di Stato anche il prefetto Mariani e il commissario dell'autorità portuale Agostinelli. Per la Regione era presente l'assessore Robbe. «Non c'e' dubbio che negli ultimi anni molto e' stato fatto - ha detto Parolin rispetto alla lotta alla mafia - ma ancora moltissimo rimane da fare sia attraverso l'intervento dello Stato e della imprenditoria coraggiosa».