Il Sant’Anna Hospital è finito sotto il fuoco di fila dei creditori. La clinica privata catanzarese, specializzata nel trattamento di patologie cardiovascolari, è stata infatti raggiunta nelle scorse settimane da una serie di decreti ingiuntivi. Molti ex dipendenti hanno infine deciso di adire le vie legali, evidentemente insospettiti dalle operazioni finanziarie messe in moto a seguito della modifica dello statuto societario.

Modifiche statutarie

Nell’assemblea dei soci indetta lo scorso giugno era stato infatti messo all’ordine del giorno la modifica dello statuto chiedendo la non applicazione del diritto di prelazione e della clausola di gradimento nell’ipotesi di cessione di quote in favore di una società fiduciaria. Un passaggio che si è rivelato poi preliminare al trasferimento della maggioranza delle azioni di proprietà del Sant’Anna Hospital verso una società con sede a Milano. Fidimed oggi è titolare di ben 386.666 azioni per un valore nominale di tre milioni 866mila e 666 euro su un totale di 500mila azioni.

Fuoco di fila

Ebbene, il meccanismo messo in moto in quella assemblea dei soci con il successivo trasferimento delle azioni verso una nuova società non ha lasciato indifferente chi vanta ancora crediti. Così in molti hanno deciso di rivolgersi al Tribunale intanto per vedersi riconosciute somme da parte del Sant’Anna Hospital. Diversi decreti ingiuntivi sono già stati notificati per un valore di svariate centinaia di migliaia di euro. E forse il caso più emblematico è rappresentato dal cardiochirurgo, Daniele Maselli.

Decreti ingiuntivi

Il professionista che ha fatto le fortune della clinica privata si è anche lui accodato per riscuotere i crediti. Nelle scorse settimane infatti il Tribunale di Catanzaro – sezione Lavoro – ha emesso un decreto ingiuntivo del valore di 120mila euro nei confronti del Sant’Anna Hospital azionato proprio dal cardiochirurgo. Il giudice del lavoro ha ordinato alla clinica privata il pagamento delle somme entro 40 giorni dalla notifica del decreto. Lo stesso arco temporale è stato concesso al Sant’Anna per opporsi alla decisione.

Riscossione crediti

Ma in verità non è il solo. Anche altri medici ed ex amministratori hanno deciso di adottare lo stesso metodo per vedersi riconosciuti crediti, che temono di non riuscire più a recuperare. Non da ultimo anche l'ex legale, l'avvocato Alfredo Gualtieri, che già da tempo ha rimesso ogni mandato e avviato le azioni di recupero per somme del valore di svariate centinaia di migliaia di euro.