VIDEO | In occasione del trentennale della morte di Giovanni Falcone premiati i migliori elaborati che hanno partecipato al progetto: "Pretendiamo legalità". Il dirigente della divisione anticrimine: «Creiamo una coscienza civica»
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«Voi non dovete mai piegare la testa, dovete sempre tenere la schiena dritta e non dovete scegliere le strade più corte. Magari sono quelle più remunerative nel breve periodo però vi garantisco che nel lungo periodo il principio della correttezza, il principio della legalità e quello del rispetto del più debole vi faranno raggiungere traguardi straordinari». Così il questore vicario di Catanzaro, Renato Panvino, si è rivolto questa mattina ad una rappresentanza di studenti che ha partecipato al progetto "Pretendiamo legalità" in occasione del trentennale della strage di Capaci.
Nel giorno del ricordo delle stragi di mafia il testimone viene, infatti, passato ai giovani, agli uomini che domani saranno chiamati ad incarnare quei principi di legalità, costati la vita a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: «Da questo sacrificio noi speriamo che il Paese possa trarre insegnamento ma soprattutto sia il volano per una nuova pagina di democrazia e legalità» ha aggiunto ancora il questore vicario.
Per non dimenticare quelle pagine della nostra storia, oltre cento studenti delle scuole di Catanzaro e provincia sono stati coinvolti nel progetto "Pretendiamo legalità" realizzato dal ministero dell'Interno d'intesa con il ministero dell'Istruzione e giunto alla quinta edizione: «Si crea una coscienza civica responsabile e una consapevolezza di vivere con le regole e tra le regole - ha precisato Antonio Turi, dirigente della divisione Anticrimine - e, qundi, constrastando gli abusi, contrastando le sopraffazioni che proprio a cominciare dalla scuola possono accadere. Nella consapevolezza certa e ferma che la polizia di Stato assieme alle altre istituzioni sono presenti».
Attraverso gli elaborati i giovani si sono confrontati con il tema della legalità e del rispetto delle regole. Un modo per gettare i semi di una nuova cultura: «Insegniamo ai ragazzi ad impegnarsi e a studiare e soprattutto di sviluppare proprie idee e non farsi mai condizionare. Dobbiamo rompere il muro dell'omertà» ha dichiarato ancora il vicario del questore. Cinque gli elaborati che hanno superato le selezioni e adesso parteciperanno al concorso nazionale: «Qui non ci sono vincitori - ha chiarito Concetta Gullì, dirigente dell'ufficio scolastico regionale -. I vincitori sono tutti i ragazzi che hanno dedicato il loro tempo per approfondire questa tematica».
Per la scuola primaria gli argomenti da sviluppare erano la cittadinanza attiva e la Costituzione, l’agenda 2030, l’amicizia e la solidarietà, mentre per la scuola secondaria di 1° e 2° gli argomenti da trattare erano la Cittadinanza attiva e la Costituzione, la Cittadinanza digitale e i Rapporti con gli altri. Per ciascuna di queste categorie, la Commissione ha determinato, con non poche difficoltà, in considerazione dell’ottima qualità di tutti i lavori prodotti dai giovani partecipanti, 5 vincitori a livello provinciale :
- per la categoria arti figurative hanno vinto il premio i ragazzi della V A e B del polo didattico Convitto Galluppi;
- per la categoria Cine TV si sono aggiudicati il premio i ragazzi dell‘Istituto “Don Milani” di Martirano Lombardo - Plesso di Motta Santa Lucia e il Convitto Galluppi di Catanzaro;
- per la categoria Graphic Novel il premio è andato al Liceo Scientifico Siciliani di Catanzaro.