«Se non ci fosse stata Catanzaro quel corso di laurea non poteva nascere perché per attivare un corso di laurea è necessario avere strutture didattiche pertinenti. Ahimè le strutture didattiche pertinenti le abbiamo, per ora, solo noi». Arriva a margine dell'inaugurazione dei nuovi spazi dedicati al reparto di Pediatria dell'azienda universitaria Mater Domini la precisazione del rettore dell'università Magna Grecia di Catanzaro, Giovambattista De Sarro, sulla convenzione sottoscritta nel 2020 con l'ateneo di Arcavacata e che ha consentito l'attivazione del corso di laurea interateneo di Medicina e Tecnologie digitali all'Unical.

Una precisazione che ha il sapore di fiducia tradita, il rettore spiega ai cronisti a margine dell'iniziativa di dover dire: «Grazie al ministero dell'Università che ci ha permesso di creare questa struttura per la didattica universitaria. Le polemiche - prosegue De Sarro - ci sono e ci saranno sempre perchè ci sono delle rivalità campanilistiche tra noi e Cosenza però io da docente universitario mi devo preoccupare della formazione degli studenti in un'area dove possano apprendere gli elementi fondamentali per diventare buoni medici. Per formare un buon medico non bastano 5 anni ma ne servono almeno 11 perché devono specializzarsi in una ambiente consono».

Il rettore ha poi espresso soddisfazione nell'apprendere della manifestazione organizzata dai cittadini e dalle istituzioni locali in difesa della facoltà di Medicina di Catanzaro: «Io ho capito che i catanzaresi ci tengono al loro ateneo ed è una bella notizia. Noi lavoriamo per i giovani in senso lato, perchè oltre alla facoltà di Medicina esistono tanti corsi di laurea che attirano tanti ragazzi da tutta Italia, tanti ragazzi stranieri che vengono qua e noi abbiamo il dovere di mostrare la parte migliore di Catanzaro».

De Sarro ha poi dichiarato piena disponibiltà a partecipare al Consiglio comunale aperto indetto che dovrà affrontare il tema della facoltà di Medicina e a cui è stato invitato anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto: «Sì, io ci sarò» ha confermato fornendo infine la motivazione che lo ha trattenuto dal partecipare alla cerimonia organizzata dall'Unical per il cinquantesimo anno dalla fondazione: «Sono stato male durante la notte - ha chiarito - e non sono stato nelle condizioni di contattare nessuno per sostituirmi. Però non è stato notato che alla cerimonia era assente anche qualche rettore precedente di Cosenza. Probabilmente è stata notata l'unica cosa che potevano notare perchè Catanzaro è sempre stata vicina a Cosenza, non il contrario».