«Non abbiamo contezza di un cronoprogramma ma riteniamo che tra settembre e ottobre si dovrebbe procedere con gli studi di fattibilità tecnico-economica di cui deve occuparsi il Comune che noi sollecitiamo in questo senso, chiedendo che lo faccia con noi. Riteniamo essenziale istituire un Ufficio ad hoc, con personale e responsabilità. Sarebbe un peccato perdere queste risorse di cui non solo il nostro quartiere ma anche Reggio ha bisogno». Così Piero Polimeni, componente del coordinamento di quartiere di Arghillà e anche ingegnere e responsabile tecnico per parco Ecolandia riferendosi ai fondi che dovrebbero essere destinati alla zona.

L’ammissione delle schede al finanziamento da parte del ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili con fondi del Pnrr, non assicura, ovviamente, la realizzazione degli interventi. È necessario, dunque, proseguire con l’iter progettuale per non perdere le risorse.

In occasione dell’incontro svoltosi in sordina alla fine di luglio proprio ad Arghillà, quartiere collinare della zona nord di Reggio Calabria, tra il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, accompagnato da una delegazione della Giunta, e il coordinamento di quartiere guidato da Giovanni Votano, si è discusso della drammatica situazione della spazzatura che sta sommergendo nuovamente le vie e che il maltempo ha solo peggiorato e anche della connessa necessità di finalizzare i progetti del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, denominato Pinqua.

Alloggi popolari da ammodernare

Un importo complessivo di 45 milioni di euro distribuito su tre progetti a Modena-Ciccarello, Reggio Sud – Gebbione e appunto ad Arghillà. La porzione di 15 milioni destinata al quartiere della zona nord di Reggio Calabria ha lo scopo di ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. La scheda finanziata, che attende di essere messa a punto per avviare l’iter di realizzazione, prevede l’ammodernando i 50 alloggi di residenza pubblica di competenza comunale, nel cosiddetto rione di Modenelle, attualmente in condizioni di estremo degrado, attraverso soluzioni di messa in sicurezza, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche. L’intervento in programma si articolerà nella realizzazione di orti domestici e playground negli spazi comuni di pertinenza, di impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici per i fabbisogni condominiali e soluzioni per il riuso delle acque piovane e usate, da riutilizzare per scopi irrigui negli orti domestici e a fini antincendio, e nella riqualificazione delle parti comuni degli edifici al piano terra, da destinarsi alle Officine di Comunità consistenti in spazi attrezzati per servizi socio-culturali e attività economiche-produttive e commerciali di prossimità. Dei finanziamenti si sa da mesi ma pare che nulla si stia muovendo.

«Il comune si attivi e finalizzi»

«Noi possiamo confermare i bisogni alla base delle schede presentate per il finanziamento ma il resto spetta all’Amministrazione anche se noi vogliamo essere coinvolti, mettendo a disposizione le nostre competenze. È il momento di mettere mano a progetti e conti per dare impulso all’iter necessario per la realizzazione degli interventi. Si tratta di 45 milioni di euro che la nostra Città non si può permettere di perdere. Tuttavia, senza un’attivazione tempestiva degli Uffici comunali, il rischio crediamo ci sia», ha proseguito ancora Piero Polimeni.

I tre progetti accordati lo scorso febbraio sono, nel dettaglio, così denominati: “A meno che” acronimo di “A Mali Estremi…Nuova Organizzazione di Comunità in Habitat Essenziali”, finalizzato alla rigenerazione e alla riqualificazione proprio di Arghillà. "Essere" - "Equità Sociale, Sostenibilità Ecologica Residenziale", nel quartiere di Modena-Ciccarello, “Regia" - "Rigenerazione Ecologica Grandi Interventi Ambientali" a Reggio Sud - Gebbione.

«Si tratta di una progettualità importante per tutta la città e anche per il quartiere di Arghillà, strettamente legata alla visione del futuro di questa zona e al suo rilancio, motivo per il quale ne abbiamo parlato al Sindaco Brunetti quando è venuto qui per la questione dei rifiuti», ha sottolineato ancora Piero Polimeni, coordinamento di quartiere di Arghillà.  

Il dramma esasperante dei rifiuti

Questione rifiuti che comunque non è stata risolta, con l’aggravante del maltempo dello scorso fine settimana. La spazzatura non raccolta da settimane, infatti, si è accumulata invadendo le strade, condizionando la viabilità (molte si sono ridotte a una corsia) e compromettendo, a volte, addirittura anche il passaggio. Cumuli di rifiuti in crescita esponenziale, per i fenomeni a tutti noti: non solo residenti irregolari e senza mastelli ma anche per il costante deposito abusivo di rifiuti non prodotti in loco ma lì trasportati e illegalmente lasciati. Illegalità e degrado che chiamano altra illegalità e generano pericoli per la salute e l’ambiente, con una frequenza di roghi, altamente inquinanti e dannosi, direttamente proporzionale alla mole degli ammassi di spazzatura di ogni genere, assaltata da migliaia di mosche. Una situazione al collasso documentata proprio qualche giorno prima del nubifragio che venerdì scorso ha smosso i cumuli di rifiuti sparsisi in strada, arrivando nei momenti di piena a galleggiare, e trasportati a valle, fino a Catona, con ricadute assai negative sulla viabilità.

«La situazione è sempre più drammatica e il sindaco ff Brunetti non ci risponde più. Già prima del nubifragio, tra rifiuti bruciati da smaltire in modo specifico e incertezze sulla raccolta, aspettavamo di essere chiamati dal Comune, dopo la loro visita qui. Ma non siamo stati richiamati. Siamo esasperati. A seguito delle piogge torrenziali dei giorni scorsi adesso la spazzatura non solo è accumulata ma è anche stata sparsa lungo le strade. È necessario ripulire e apporre i cassonetti stradali, come avevamo già chiesto unitamente all’organizzazione di controlli. La situazione era già peggiorata dal momento che Tekcnoservice non passa a raccogliere qui da settimane. Anche noi che abbiamo i mastelli dove dovremmo buttare la spazzatura?», chiede il presidente del coordinamento di quartiere di Arghillà Giovanni Votano.