Chiude il bilancio d'esercizio 2021 con un disavanzo di 14 milioni l'azienda universitaria Mater Domini di Catanzaro. Il documento contabile è stato approvato questa mattina con propria delibera dal commissario straordinario, Vincenzo La Regina, che nella relazione allegata però precisa che «tale risultato è, comunque, condizionato da costi derivanti dal perdurare dell’emergenza pandemica per un importo di 7.756.499 euro, comprensivo sia dei costi diretti per beni e servizi, sia del costo del personale dedicato». 

Valore della produzione

La disamina delle attività svolte prende il via da un aumento del finanziamento indistinto concesso dalla Regione nei confronti del policlinico pari a circa 100 milioni di euro. Nel corso dell’esercizio 2021 si è registrato, inoltre, un aumento del valore di produzione complessivo pari ad 108.055.489 euro, in aumento rispetto al valore di 94.846.896 euro registrato a chiusura dell’esercizio 2020, con un delta positivo pari ad € 13.208.592.

Debiti commerciali

La maggior parte degli sforzi sono stati profusi, secondo quanto riportato nella relazione d'accompagnamento al bilancio, nel ridurre gli effetti dell'esposizione debitoria dell'azienda «dovuta per gran parte al sottofinanziamento e alla correlata insufficienza dei flussi di cassa trasferiti dalla Regione Calabria. Ciò ha determinato una stratificazione dei crediti commerciali, dando origine a numerosi contenziosi, tuttora pendenti, e a conseguenti procedure esecutive mediante assegnazione giudiziaria, con inevitabile aggravio di costi, in termini di interessi moratori e spese legali» si legge nella relazione.

Le cessioni di credito

«Alle difficoltà amministrative relative alla gestione del contenzioso, anche dovute alla carenza in organico della figura di un dirigente avvocato, si sono aggiunte le ricorrenti cessioni di credito operate dai fornitori, che hanno reso maggiormente complesse le attività istruttorie preordinate ai pagamenti, tenuto conto delle ulteriori pretese avanzate dai cessionari.

Anticipazione di cassa

Tale carenza di liquidità di cassa ha reso necessario, nel corso degli anni, il ricorso a diverse forme di finanziamento, sia attingendo in maniera sistematica alle anticipazioni di cassa del proprio istituto tesoriere, senza le quali l’azienda non avrebbe potuto far fronte neppure al pagamento delle spese obbligatorie, sia ricorrendo alle anticipazioni di liquidità concesse dalla Cassa Depositi e Prestiti per il tramite della Regione Calabria, al fine di ridurre lo stock di debito commerciale delle annualità più risalenti».

Fatture del 2018 e 2019

L'azienda ha così chiesto e ottenuto dalla Regione un finanziamento di 25 milioni di euro che le ha consentito di pagare fatture risalenti ad un periodo pregresso, in particolare relativamente agli anni 2018 e 2019. Inoltre, secondo quanto si legge nella relazione «è stato costituito un apposito gruppo di lavoro aziendale che, sulla base delle direttive del commissario straordinario, ha proceduto a saldare, entro il termine del 19 dicembre 2021, il 100% delle fatture, per le quali non sussistevano motivi ostativi al pagamento di natura oggettiva e sopravvenuta».

Crediti non certi

Sono stati estinti debiti commerciali, costituiti da 507 fatture, per un importo di euro 22.160.561 euro. «Il restante importo di 2.873.396 euro, riguardante posizioni riferite a crediti non ancora certi, liquidi ed esigibili o risultanti oggetto di azioni giudiziarie rispetto alle quali l’azienda ha proposto motivata opposizione, è stato iscritto nel presente bilancio a debiti v/ Regione, al fine di vincolare le somme per una eventuale restituzione».

Indice di pagamento

Infine, l’attuale direzione strategica aziendale «ha avviato apposite interlocuzioni con la Regione Calabria e la Cassa Depositi e Prestiti per poter utilizzare in maniera vincolata tali somme residue, procedendo al pagamento delle ulteriori fatture rimanenti. La conseguenza di tali operazioni è stato innalzamento apparente dell’indice di tempestività dei pagamenti a fronte di una riduzione considerevole del debito commerciale scaduto.

Stock debito

Infatti, le misure intraprese, unitamente ad un utilizzo ottimale della disponibilità di cassa, hanno consentito di raggiungere nel corso dell’esercizio 2021 un significativo miglioramento rispetto all’annualità 2020». Secondo una prima ricostruzione, il saldo del debito commerciale, alla data del 31 dicembre 2021, è pari a 108.530.013 euro.