VIDEO | Il gruppo consiliare regionale riunito al Rendano per la campagna lanciata in ambito nazionale a tutela del diritto universale di accesso alle cure. Presente anche il sindaco Caruso, che sul nuovo ospedale ha detto: «La Regione non lo vuole»
Tutti gli articoli di Cronaca
Anche in Calabria il Pd rilancia la campagna in difesa della sanità pubblica, chiamando a raccolta la classe dirigente regionale, le forze sindacali, le associazioni di categoria. Nell'iniziativa promossa a Cosenza nella sala Quintieri del Teatro Rendano, coordinata dal capogruppo del partito a Palazzo Campanella Mimmo Bevacqua, i temi snocciolati sono quelli che da anni affliggono l'utenza, alle prese con lunghe liste di attesa, con il costo delle cure, con la contrazione dei servizi e la necessità di intraprendere lunghi e costosi viaggi per trovare una risposta al bisogno di salute. Un pericoloso arretramento corrispondente all'avanzata del privato, non più solo integrativo ma sostitutivo nella erogazione di prestazioni che non sono propriamente alla portata di tutte le tasche.
Le carenze del Fondo nazionale
A generare allarme poi, è il prospettato calo del rapporto tra le risorse del Fondo nazionale per la sanità ed il Pil. Si stima che nei prossimi anni scenderà fino al 6 percento mentre nelle più importanti nazioni europee siamo vicini al 10. Per questo, tra i punti chiave di una proposta di legge che i democrat si apprestano a depositare in Parlamento, vi è quella di «impegnare il Governo ad incrementare questo rapporto almeno fino al 7,5 percento oltre alla rimozione del tetto alle assunzioni di personale sanitario ed al contrasto dell'autonomia differenziata, destinata a accentuare le diseguaglianze», ha ribadito Bevacqua nell'introdurre la manifestazione alla quale hanno partecipato tra gli altri, Carlo Borghetti, capogruppo Pd in Commissione Sanità nella Regione Lombardia, e Micaela Fanelli, consigliere Pd del Molise.
Ricco parterre
Sono poi intervenuti da remoto il consigliere Pd della Ligura Roberto Arboscello e il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori che è pure segretario regionale del Lazio del Pd. All'appuntamento inoltre, hanno partecipato i consiglieri regionali della Calabria del Partito Democratico Franco Iacucci, Ernesto Alecci, Raffaele Mammoliti, Antonio Billari. A tracciare le linee guida del convegno è stata Amalia Bruni, vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Calabria: «Aprire una discussione su scala nazionale – ha affermato – quindi con il coinvolgimento dei colleghi consiglieri di altre regioni dove il sistema sanitario pubblico sta entrando in sofferenza, è propedeutico a valutare i termini di una riorganizzazione, di una rimodulazione dell'assetto legislativo che possa essere concretamente di aiuto per le istituzioni, soprattutto dove, come in Calabria, vige un commissariamento che, sostanzialmente, sta mandando i servizi gambe all'aria pur di applicare le rigide regole dei piani di rientro».
Le critiche al commissario
La neuroscienziata lametina poi, critica l'operato di Roberto Occhiuto sia come presidente di Regione, sia nella sua qualità di commissario della sanità calabrese: «Si è scelto di ingaggiare medici dall'estero invece di puntare sui concorsi a tempo indeterminato da completare in tempi stretti e mettendo a bando un numero cospicuo di posti. Ma soprattutto bisognava attingere dagli specializzandi anche nell'ottica di un ampliamento della rete formativa. Anche nelle borse di studio non si è investito: nel 2022 sono state finanziate solo 4 borse di studio. La Sardegna 160, la Sicilia 150 attingeno a fondi regionali. Queste sono scelte politiche su cui noi abbiamo dissentito».
La telenovela del nuovo ospedale
Il sindaco Franz Caruso, nei suoi saluti istituzionali, è tornato sulla questione del nuovo ospedale Hub di Cosenza «per il quale sono disponibili le ingenti risorse stanziate dall'Inail, su cui la Regione è tornata ad inserirsi a gamba tesa nelle procedure di avvio dei cantieri, deliberando l'avvio di una nuova fase di studio rispetto al luogo in cui l'importante infrastruttura dovrà essere costruita». Come si ricorderà Palazzo dei Bruzi si è determinata per la zona di Vaglio Lise mentre gli uffici di Germaneto con un decreto hanno rimesso tutto in discussione. «Decreto – ha ricordato il primo cittadino – ritenuto illegittimo e per questo impugnato davanti al Tar. Ma quello che temo – ha tuonato – è che si tratti solo di manovre per differire la realizzazione dell'opera e, addirittura, per fare in modo che non veda mai la luce così da favorire le case di cura private».
Battaglia di dignità
Nelle conclusioni il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Partito democratico, ha subito sgombrato il campo rispetto alla finalità di questo ciclo di manifestazioni condotte lungo l'intera penisola: «Non è campagna elettorale: la sanità è un argomento di dignità. Soprattutto per la Calabria. Senza un servizio sanitario efficiente i diritti dei calabresi sono finiti. Non possiamo più accettare che i calabresi per curarsi debbano partire oppure rivolgersi ai privati. Ai privati si rivolgono se hanno la carta di credito per farlo. Se non ce l'hanno muoiono. Vogliamo che sulla sanità si faccia una campagna di dignità e resistenza per garantire parità di diritti per tutti i cittadini italiani».