Doveva essere solo un esperimento tra amici, per vedere l’effetto che fa, tra una battuta, una risata e un bicchiere di vino. È diventato un vero e proprio prodotto d’eccellenza, tra i più richiesti anche fuori regione. Un successo inatteso e inaspettato per Marco Macrì, il pasticcere cauloniese padre dello ‘ndujattone, il panettone farcito con la ‘nduja di Spilinga che ha fatto incetta di premi e riconoscimenti in giro per l’Italia. Una ricetta semplice ma non banale e una scommessa vinta.

«In tre anni la mia vita è cambiata – racconta il giovane imprenditore - Ci abbiamo creduto e i risultati sono arrivati. Avevamo iniziato per gioco a produrre 50 pezzi trovando tanta diffidenza, ma per chi lo ha assaggiato è stato amore a prima vista. Lo scorso anno siamo arrivati a produrre 3.500 pezzi, siamo stati a Bruxelles in Commissione Europea a parlare di tutela del “made in Italy”, e alle fiere nazionali di Milano e Roma. In un anno complicato come questo per noi tutto questo è motivo di grande soddisfazione e orgoglio, perché vogliamo portare il nome della Calabria ovunque facendoci conoscere per un prodotto d’eccellenza».

Sulla scia dell’exploit dolce e piccante, Macrì si è cimentato in una nuova produzione dolciaria, nel solco della tradizione natalizia calabrese: «Far conoscere la liquirizia di Calabria in un modo diverso – spiega - Così abbiamo creato “Vortice nero”, un panettone alla liquirizia che dà un’esperienza di gusto a chi lo assaggia. La nostra mission è quella di far conoscere i prodotti della nostra terra e portarli a farli conoscere a più persone possibili».