Rischia di concludersi con uno scontro istituzionale la messa in sicurezza del muro perimentrale che costeggia viale Pio X delimitando l'ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro dalla carreggiata stradale. Nella giornata di ieri il commissario straordinario, Francesco Procopio, ha firmato una delibera con cui in sintesi si punta il dito contro l'inerzia dell'amministrazione comunale.

Il muro pericolante

Il provvedimento amministrativo ripercorre l'intero iter avviato dall'azienda fin dal gennaio 2021 e conclusosi con un verbale stilato dal comando provinciale dei vigili del fuoco che certifica la pericolosità del muro rilevando «un principio di rotazione». L'azienda ospedaliera ha così sollecitato un sopralluogo effettuato nel novembre del 2021 da parte della Protezione Civile regionale che ha redatto una relazione tecnica poi trasmessa alla Prefettura di Catanzaro, al dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, al Comune di Catanzaro, alla direzione generale Vigili del Fuoco, in cui veniva evidenziata l'urgenza di messa in sicurezza.

Inerzia amministrativa

In considerazione dello stallo l'azienda ha nuovamente scritto al dipartimento Infrastratture e Lavori Pubblici e alla Protezione Civile chiedendo un finanziamento per la messa in sicurezza del muro ma la missiva, riscontrata dalla sola Protezione civile, non ha ottenuto l'effetto sperato: nessun finanziamento e nessun intervento. Una circostanza che ha indotto così il management aziendale a commissionare uno studio catastale volto ad accertare i confini della proprietà aziendale. 

La proprietà è del Comune

L'esito dello studio ha permesso di stabilire che «la porzione di muro di proprietà dell’azienda ospedaliera è pari a ml 3 mentre la rimanente parte risulta di proprietà del Comune di Catanzaro per ml 82,50 e che tale circostanza risulta, peraltro, confermata dall’incasso da tempo immemorabile da parte del Comune dei proventi delle affissioni pubblicitarie».

L'ospedale batte cassa

Da qui l'obiettivo della delibera con cui, intanto si chiede il rimborso dei costi sostenuti per garantire la messa in sicurezza del muro (86mila euro), e poi si dichiara di non poter più procedere con le opere di demolizione e ricostruzione «in quanto solo una porzione di ml 3 rientra nei confini aziendali». La delibera è stata infine notificata al Comune di Catanzaro, al dipartimento di Protezione Civile Regione Calabria, alla Prefettura di Catanzaro e al dipartimento Tutela della Salute e Servizi Socio Sanitari della Regione Calabria.