Una conferenza stampa convocata in fretta e in furia per ribadire il sostegno al modello Riace e la vicinanza della Regione al sindaco Mimmo Lucano, giunto al terzo giorno di sciopero della fame. Appena appresa la notizia della protesta che il primo cittadino ha messo in atto contro la mancata erogazione delle risorse per il mantenimento dello Sprar, Mario Oliverio ha alzato la cornetta e telefonato a Lucano. Da settembre 2016 la Prefettura di Reggio Calabria non eroga le risorse per proseguire i progetti di accoglienza e questo, nei fatti, non permette a al modello Riace di continuare a vivere. Oliverio non ci sta e suona la carica, mentre Lucano non intende arretrare di un millimetro.

 

«La nostra presenza a Riace ha l'obiettivo di portare la solidarietà mia e della Regione, perchè qui c'è un'esperienza importante e di grande valore civile, un'esperienza che non può e non deve morire» - ha affermato Mario Oliverio, parlando con i giornalisti.
«Ho contattato il ministero dell'Interno - ha rivelato Oliverio - per far presente la nostra protesta e la nostra incredulità per come si sta trattando questa problematica: un modo burocratico e totalmente avulso rispetto al significato di un'esperienza positiva alla quale guarda tutto il mondo. Mi è stato comunicato che sarebbero state assunte misure di definanziamento: è una decisione gravissima da parte del ministero perchè non tiene conto della realtà di questa esperienza».

 

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