Il miracolo della vita si è manifestato nel cielo, con la sua carica di commozione e di speranza. Il piccolo Giovanni è nato in volo, tra le braccia del dottor Pasquale Gagliardi

Fortemente prematuro

Il neonato è venuto al mondo ad appena 26 settimane. Quando l’elisoccorso è atterrato nel territorio del comune di Acri, a metà strada tra la frazione Fabrizio di Corigliano-Rossano, dove la madre risiede, e l’ospedale dell’Annunziata, il feto aveva già un piedino fuori dalla vagina. Non si poteva più aspettare.

Il racconto del medico

«Ho dovuto tentare il tutto per tutto e farlo nascere perché la gambetta era già necrotica – spiega Pasquale Gagliardi, il medico rianimatore a bordo dell’apparecchio – Nella manovra è stato determinante l’infermiere che mi ha assistito, Pasquale Cersosimo: ha spinto sull’addome favorendo il progredire dell’uscita dalla vagina del nascituro».

Lavoro di squadra

«E poi anche il supporto del pilota, Massimo Lazzaroli, bravissimo nel condurci verso il nosocomio bruzio limitando al massimo gli scossoni, insieme al tecnico Andrea Lo Iacono. Entrambi - ricorda Gagliardi - erano al mio fianco anche nel corso di un altro intervento particolarmente difficoltoso: quello della strage del Raganello». Ecco la testimonianza del medico rianimatore nell’intervista rilasciata al nostro network.

Decisive le prossime ore

Adesso il piccolo Giovanni è affidato alle cure della terapia intensiva neonatale diretta da Gianfranco Scarpelli. Pesa poco meno di un chilogrammo e le sue condizioni preoccupano ma si spera possa riuscire a sopravvivere. Le prossime 72 ore saranno decisive. La madre invece, ricoverata nel reparto di ostetricia, sta bene e presto sarà dimessa.