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È lutto cittadino oggi a Petrizzi, piccolo paese del Catanzarese dove viveva Leandro Celia, l’adolescente tredicenne travolto e ucciso da un treno in corsa a Soverato lo scorso mercoledì. Un caso sul quale gli inquirenti stanno ancora lavorando per ricostruirne l’esatta dinamica del tragico incidente.
Un selfie, una "prova coraggio", una foto estrema con il treno alle spalle. Questa la prima versione circolata nelle ore succesive la tragedia. Poi la smentita, Leandro e i suoi compagni stavano solo passeggiando sui binari. Una versione sostenuta sia dalla dalla Polfer che dall’avvocato di uno dei due ragazzi tredicenni rimasti illesi. La verità potrebbe ora emergere dai filmati di videosorveglianza al vaglio degli inquirenti e dal telefono del piccolo rimasto ucciso, immediatamente sequestrato dall'autorità giudiziaria.
Intanto in una chiesa colma di persone, parenti, amici e conoscenti si stanno svolgendo i funerali per dare l’ultimo saluto al piccolo Leandro. (m.s.)