A darne notizia in un lungo post è la pagina "Consorzio del cedro di Calabria", presieduto da Angelo Adduci. Il documentarista ha visitato il museo di Palazzo Marino e intervistato, tra gli altri, il rabbino Rav Moshe Lazar
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La fama del cedro di Santa Maria del Cedro potrebbe espandersi fino in Canada. Dopo aver ottenuto il marchio Dop dall'Unione Europea, ora l'agrume sacro agli dei ha inebriato anche il giornalista John Last, giornalista freelance e documentarista per la Cbc North, che da qualche anno vive a Padova. Stando a quanto scrive la pagina Facebook "Consorzio del Cedro di Calabria", Last sta girando un reportage sul cedro e per farlo è andato in visita visita al museo del cedro ospitato a Palazzo Marino. Lo staff del consorzio, che ha accolto il documentarista, si è intrattenuto a lungo con il giornalista e poi ne ha dato notizia sui social.
«Last ha incontrato il rabbino Rav Moshe Lazar che, nel corso dell’intervista da lui rilasciata, ha ricordato che la Riviera dei Cedri è la terra in cui si raccoglie il cedro perfetto, etrog. Lo stesso professore Lazar, inoltre, ha raccontato i legami, ormai storici, tra il territorio dell’Alto Tirreno e le comunità ebraiche mondiali che trovano nella festa del Sukkot il loro compimento, dove, proprio i cedri della Riviera, sono simboli imprescindibili per lo svolgimento della celebrazione ebraica».
Attualmente a Santa Maria del Cedro sono in corso anche le riprese del film documentario “Haddar - Il frutto di Dio”, scritto da Luca Miniero e diretto da Luca Brignone. «Haddar - ha scritto la Film Commission - racconta un'unicità della Calabria: il cedro. Si tratta di una realizzazione Pepito Produzioni».
Importanti sinergie
«Il reportage del canadese è continuato con le interviste alla prof.ssa Annamaria Vitale del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria - si legge ancora - che ha ben rammentato come le modalità di coltivazione e l’organizzazione della produzione sono state sempre strategicamente orientate a rispondere alle esigenze di qualità provenienti dal mercato, che combina filiere lunghe (prevalentemente l’industria agroalimentare) e filiere corte». Invece, il presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Angelo Adduci, «dopo avere messo in risalto la proficua collaborazione con l’Accademia del Cedro e il lavoro svolto dal suo presidente, il prof. Franco Galiano, e la forte sinergia istituzionale con la Regione e i sindaci si, è concentrato sulla declinazione dell’attuale strategia implementata dall’Ente per il perseguimento degli obiettivi economici e sociali».
Verso il futuro
«A conclusione, con l’intervista a Adolfo Rossi, esperto in processi di internazionalizzazione ed attrazione di investimenti, si sono affrontati temi legati all’innovazione e all’internazionalizzazione: in ambito di innovazione, grazie alla sinergia con l’Università della Calabria e ISPRA Bari, si stanno sviluppando soluzioni tecnologiche (sensori e applicazioni digitali) e buone pratiche innovative nella filiera del cedro di Santa Maria del Cedro in grado di migliorare il sistema di supporto alle decisioni in relazione alla gestione in campo ed efficientare i processi di canditura».